Ci avviciniamo sempre di più al ritorno nelle nostre vite della cosiddetta ora solare che – di fatto – rappresenta l’orario naturalmente associato al ciclo giorno-notte e che si intervalla con l’ora legale, istituita ufficialmente quasi mezzo secolo fa per permettere a lavoratori ed imprese di sfruttare a pieno la luce solare nel corso delle giornate estive: un passaggio che da molti è detestato, ma che ci ha permesso – e dopo lo vedremo nel dettaglio – di risparmiare (letteralmente) miliardi di euro di energie elettrica mai prodotta.
Parendo dalle cose un pochino più pratiche sul cambio orario, la primissima cosa da tenere a mente è che il ritorno all’ora solare avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, concedendoci un intero giorno non lavorativo per adattarci al travagliato passaggio: precisamente alle ore 3 di notte, le lancette di tutti i nostri orologi dovranno tornare indietro alle 2, ‘donandoci’ quell’ora di sonno in più che in fin dei conti non fa mai male; ma che talvolta può avere ripercussioni incredibilmente difficili da sopportare e che moltissimi comparano – grosso modo, ma con effetti leggermente inferiori – all’effetto del jet lag quando ci si sposta tra fusi orari differenti.
Ora solare ed ora legale: cosa fare e perché spostiamo le lancette dell’orologio
Sempre a livello pratico, sarà ormai noto che il ritorno all’ora solare nella maggior parte dei casi non ci richiederà alcuno spostamento manuale delle lancette degli orologi, specialmente per quanto riguarda quelli elettronici e digitali; ma qualche problema potrebbero darlo le vecchie sveglie analogiche, specie a chi anche di domenica dovrà svegliarsi presto per una ragione o un’altra: in questo caso vi consigliamo di impostare la vostra sveglia con un’ora di anticipo rispetto all’appuntamento, oppure di aggiustare la sveglia prima di coricarvi e dormire in modo che l’indomani sarà già tutto sistemato per accogliere l’ora solare.
Poco fa vi abbiamo accennato agli effetti positivi dell’ora solare e vale certamente la pena tornare indietro sull’argomento per precisare che secondo delle stime del gestore della rete elettrica italiana – ovvero Terna – solamente lo scorso anno grazie all’adozione estiva dell’ora legale siamo riusciti a risparmiare qualcosa come 90 milioni di euro, che nel lunghissimo termine (ovvero dal 2004 al 2023) crescono addirittura a 2,2 miliardi; il tutto senza dimenticare le circa 170mila tonnellate di Co2 che la scorsa estate non sono state emesse per produrre energia.
Gli svantaggi dell’ora solare: come fare ad affrontare il cambio dell’ora con il minimo stress possibile
Non sono – insomma – trascurabili gli effetti positivi del cambio tra ora solare ed ora legale, ma d’altra parte non si possono neppure negare quelli negativi che (fortunatamente) affliggono solo una parte della popolazione: un dato di partenza interessante è che sono parecchi gli studi che dimostrano come il giorno dopo l’entrata in vigore dell’ora legale (quindi d’estate) aumentano gli incidenti stradali, gli infortuni e i morti sul lavoro; così come si è stimata una crescita del 25% del rischio di subire infarti dopo l’abbandono dell’ora solare.
In generale, chi avverte gli effetti del passaggio parla di un generale senso di stanchezza, di difficoltà a concentrarsi e disturbi del sonno che si protraggono per alcuni giorni: il consiglio di numerosi esperto è quello di affrontare il passaggio ora solare-legale gradualmente, iniziando ad adattare corpo e cervello nei giorni precedenti anticipando gli orari dei pasti, o anche quello in cui andiamo a dormire; mentre immediatamente dopo il passaggio si dovrebbe cercare di prendere più sole possibile al mattino, permettendo al nostro orologio biologico di adeguarsi alla luce che troveremo – per i prossimi sei mesi – al risveglio.