La frenesia delle giornate e gli impegni lavorativi e familiari spesso ci costringono a orari imprecisi in cui consumiamo i pasti. Invece seguire precise tempistiche si rivelerebbe fondamentale ai fini della nostra salute. A dirlo è un recente studio francese come riporta il Daily mail, che ha spiegato come distribuire colazione e cena in modo da prevenire il rischio di contrarre malattie cardiovascolari.



Secondo questa ricerca ritardare anche solo di un’ora il primo e l’ultimo pasto della giornata può danneggiare il cuore. A livello statistico è infatti stato dimostrato che chi fa colazione alle 9 del mattino ha il 6% di probabilità in più di andare incontro ad un infarto rispetto a chi colaziona alle 8. Allo stesso modo chi cena alle 9 di sera ha il 26% di probabilità in più di sviluppare malattie all’apparato cerebrale e cardiovascolare rispetto a chi cena alle 8. Insomma, anche una sola ora può fare la differenza. E ad essere maggiormente a rischio sarebbero le donne.



NON SOLO COLAZIONE: L’IMPORTANZA DEL DIGIUNO NOTTURNO

Lo studio si è anche concentrato sulla durata del digiuno notturno, vale a dire sul lasso di tempo che intercorre tra la cena e la colazione. Un più lungo digiuno notturno diminuirebbe sempre il rischio di infarto. Le morti per attacchi cardiaci tra l’altro sarebbero tra le più frequenti a livello mondiale, ed è stato dimostrato che questi decessi per 7,9 milioni persone è legato proprio alla dieta.

Gli scienziati della recente ricerca hanno infatti spiegato che le abitudini alimentari occidentali sono pessime, e sono sempre più spesso fondate su cene troppo tarde e colazioni mancate. Anche il Dr, Srour, dell’Istituto Nazionale Francese per la ricerca agricola, ha rimarcato proprio come vi sia un potenziale ruolo degli orari dei pasti nel prevenire le malattie cardiovascolari, sebbene vi sia necessità di ulteriori studi più approfonditi. Tutte queste evidenze sono state pubblicate sulla rivista Nature Communications.