Il quotidiano La Verità si è soffermato stamane sul caso dell’oratorio di Monfalcone, che sarebbe stato trasformato dagli islamici in una moschea, usato per il Ramadan. Nel dettaglio si fa riferimento all’oratorio intitolato all’arcangelo San Michele che la parrocchia ha deciso di prestare appunto ai musulmani ma all’insaputa del sindaco, precisa La Verità, l’esponente della Lega Anna Cisint, da tempo sotto scorta dopo aver chiuso due moschee abusive.



A fare luce sulla vicenda è stato il programma di Rete 4, Fuori dal Coro, che durante la puntata di ieri si è appunto recato presso l’oratorio di Monfalcone, cittadina di 29mila persone e dove una su tre è straniero, soprattutto arabi. All’ingresso dell’oratorio si nota una grande foto di Gesù, poi girando l’angolo, in una sala parrocchiale, cinquanta tappeti stesi a terra per la preghiera islamica della sera, con una ventina di musulmani e bottiglie di acqua e aranciata. Dopo cinque minuti arriva il responsabile che blocca subito le riprese: «Tu non puoi entrare nella nostra casa così».



ORATORIO TRASFORMATO IN MOSCHEA A MONFALCONE: ARABI SI SONO ACCORDATI CON IL PARROCO

La Verità puntualizza sulle parole “Nostra casa” ricordando come il cardinal Angelo Scola, arcivescovo di Milano, una volta andò a benedire l’oratorio Don Bosco a Carugate, spiegando: «L’oratorio è la casa di tutta la comunità, il luogo in cui si stabilisce la nostra amicizia e i ragazzi diventano responsabili della loro vita. Che questo spazio diventi ponte tra la Chiesa e la società civile».

Secondo il responsabile musulmano di cui sopra, lo stesso avrebbe prenotato lo spazio per pregare ma da alcune verifiche è emerso che il sindaco fosse all’oscuro di tutto così come il direttore dell’oratorio. Quest’ultimo scopre la faccenda proprio grazie alle telecamere Mediaset: «Questa non è una moschea!». Gli arabi si sarebbero accordati direttamente con il parroco che durante il servizio era in Africa per un funerale. “Chissà che cosa gli hanno raccontato, quando hanno «prenotato la sala». Forse che avrebbero fatto un dibattito sul dialogo interreligioso?”, aggiunge il giornale.