Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha le idee chiare: basta tagli, è arrivato il momento di investire. Intervistato da Libero, il titolare della Sanità ha acceso i riflettori sulle riduzioni operate dalla sinistra e sul lavoro del governo in carica per aumentare il fondo sanitario nazionale nonostante le difficoltà economiche legate alla guerra in Ucraina e alla crisi energetica. “E’ un chiaro segnale di cambio di indirizzo politico”, il monito del ministro.



Schillaci ha spiegato che è pronto a battersi per ottenere più risorse, ma c’è anche un altro discorso da affrontare: “Le Regioni devono saper spendere i soldi e spenderli bene. Soprattutto occorre rivedere modelli organizzativi che non si sono dimostrati pienamente efficaci. Rincorrere solo le risorse non è la soluzione se poi non si attuano politiche efficienti”. Il ministro ha evidenziato che parte delle risorse va destinata agli operatori della sanità – adeguando gli stipendi, migliorando le prospettive di carriera e rendendo le condizioni di lavoro sostenibili: “Ciò significa più assunzioni e una migliore organizzazione che non costringa il medico o l’infermiere che lavora in ospedale a rinunciare alla propria vita, lavorando anche molte ore non retribuite come purtroppo accade oggi”.



Il punto di Schillaci

Nel corso del suo intervento, Schillaci si è soffermato sull’importanza della medicina del territorio, già ribadita dalla pandemia: “Oggi il cittadino per qualunque esigenza di salute, anche non grave, va al pronto soccorso perché è l’unico presidio aperto sette giorni su sette, h 24. Se ci fossero strutture sul territorio, non servirebbe affollare i pronto soccorso dove circa il 70% degli accessi riguarda codici bianchi e verdi, dunque non urgenti. La medicina del territorio sgrava l’ospedale, che per sua natura dovrebbe occuparsi delle urgenze e dei casi più gravi e acuti”. Schillaci ha poi parlato dei tanti incidenti stradali dovuti all’assunzione di alcol, un tema assolutamente prioritario per il governo: “A breve partirà la campagna del ministero della Salute, in collaborazione con Aci, per sensibilizzare la popolazione, soprattutto i giovani a non bere quando devono mettersi alla guida. Se in generale occorre evitare gli abusi di alcol, bisogna starne lontani prima di mettersi al volante”.

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