Il governo ha intenzione di risolvere la criticità della norma su pensioni e stipendi di medici e personale, parola di Orazio Schillaci. Prima all’Healthcare Summit a Roma e poi in un’intervista al Sole 24 Ore, il ministro della Salute ha sottolineato sulla norma sulle pensioni che “sarebbe impensabile che in un momento come questo gli operatori lascino il Servizio sanitario. Potrebbe essere il tassello finale di un disastro che vogliamo evitare”.



Schillaci ha spiegato di voler provare a inserire nella legge di bilancio un altro segnale sulla busta paga: “Abbiamo chiesto un impegno per valorizzare l’indennità di specificità che riguarda non solo i medici, ma tutti gli operatori. Un intervento da fare insieme a quello sulle pensioni”. Nulla è ancora deciso, ha precisato: “Ma l’idea potrebbe essere quella di provare a detassare questa voce. Il punto di partenza per me è valorizzare gli operatori e rendere più attrattivo il Ssn”.



Il punto del ministro Schillaci

Schillaci ha tenuto a precisare che non si tratta meramente di un problema economico. La Corte dei Conti ha ricordato che le risorse messe dal governo Meloni per la sanità sono più alte del solito, ma non saranno sufficienti se a queste non seguirà una riforma strutturale del Ssn. Il titolare della Sanità ha poi parlato della sanità territoriale prevista dal Pnrr: “Secondo i monitoraggi stiamo rispettando tutte le scadenze. La parte delle infrastrutture ha avuto un aumento dei costi per l’aumento dei prezzi delle costruzioni e così i fondi stanziati possono coprire un 20% in meno, ma non vuol dire che non le realizzeremo. Ci sono infatti altre fonti di finanziamento, penso ai fondi ex articolo 20 dell’edilizia sanitaria, su cui stiamo facendo un approfondimento con Mef e Regioni anche per rendere più snello l’iter per usarli”. Schillaci ha aggiunto: “Si tratta di 10 miliardi non spesi e spero che le Regioni non se ne accorgano solo oggi e che collaborino per destinare la quota che manca per realizzare le case di comunità”.

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