Si è concluso l’inaspettato – ma ampiamente previsto, tanto che ve ne avevamo già parlato su queste pagine poche ore primaviaggio di Viktor Orban a Mosca, dove ha incontrato Putin per (e citiamo direttamente il primo ministro ungherese) “aprire i canali di comunicazione diretta e avviare un dialogo sulla strada più breve verso la pace” in Ucraina. Già dalle primissime indiscrezioni sul viaggio, prima che fosse confermato, erano iniziate ad arrivare numerose critiche ed opposizioni alla missione di Orban a Mosca, tra cui quella – netta e precisa – del presidente del Consiglio europeo Charles Michel che aveva ribadito su Twitter che l’ungherese non aveva il mandato europeo per discutere la pace in Ucraina con Putin.



Ma oltre alle opposizioni, non sono mancate neppure le voci a favore della missione ungherese – e ci arriveremo a brevissimo -, seppur a conti fatti sembra che il viaggio sia stato un mezzo flop: l’indiscrezione arriva direttamente da Mosca, dove Putin parlando con i giornalisti raccolti al Cremlino dopo le due ore di vertice con Orban ha chiarito che – pur volendo “una piena e definitiva conclusione del conflitto” – si è trovato costretto a rifiutare la proposta di pace dell’ungherese. “Le posizioni sono molto distanti tra loro – spiega il primo ministro ungherese – [e] molti passi devono essere fatti per avvicinarsi alla conclusione della guerra”.



Le voci a supporto della missione di Orban a Mosca, Wagenknecht: “Dovremmo sostenerlo, non criticarlo”

Insomma, quello di Orban a Mosca è stato un vero e proprio flop con Putin che – similmente a quanto già fatto un paio di giorni prima dal suo omologo ucraino Zelensky – avrebbe rigettato la pace preferendo avviare il corretto iter che passerà dai negoziati con Kiev; ma nonostante questo l’Ue sembra pronta a muovere guerra contro l’ungherese, con alcuni diplomatici che ipotizzano una violazione dell’articolo 4 sulla ‘leale cooperazione’ tra i 27, oppure dell’ex articolo 7. Tra le voci contrarie alla pace proposta a Mosca da Orban si è eretta anche quella del cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha ricordato la “chiara” posizione europea di “condanna alla guerra di Putin e solidarietà all’Ucraina”.



Tornando alle voci pro-Orban la prima è quella della tedesca Sarah Wagenknecht che rispondendo direttamente a Scholz l’ha invitato – “visti i numeri dei suoi sondaggi” – a “chiedersi a nome di chi stia parlando. Credo che il cancelliere dovrebbe sostenere tali iniziative – ha spiegato la leader e fondatrice del partito BSW – anziché bloccarle. È giunto il momento di fare i primi passi verso la pace per porre fine finalmente alla morte”. Opinione condivisa anche dal suo alleato Fabio De Masi che su Twitter – ricordando che ci sono molte ragioni “per criticare Orban” – ha definito la sua missione a Mosca “nell’interesse europeo (..) per porre fine alla devastante guerra in Ucraina”; mentre anche il premier slovacco Robert Fico – ancora convalescente per l’attentato che l’ha coinvolto alcune settimane fa – si è detto alla pace ungherese, dichiarando che anche lui si sarebbe unito al viaggio se la salute glielo avesse permesso.