Da oggi stesso il gruppo di Viktor Orban abbandonerà il Partito Popolare Europeo passando molto probabilmente all’opposizione rispetto alla Commissione Europea a guida Von Der Leyen: l’annuncio è stato fatto dal numero 2 del partito del Presidente dell’Ungheria “Fidesz”, Katálin Novák. Dopo 2 anni di tira e molla tra il PPE e il Premier ungherese, Orban decide per lo strappo definitivo dal principale partito di Centrodestra al quale in più occasioni ha imputato posizioni troppo “vicine” ai gruppi socialisti e verdi e meno ai temi e valori della destra europea: il gruppo di Visegrad attorno alla centralità del Premier Orban ha da tempo preso decisioni e posizioni “limite” rispetto all’indirizzo impresso al PPE dal leader Manfred Weber e dalla stessa Von der Leyen.



E così nel giorno in cui il Partito Popolare Europeo approva la modifica al proprio regolamento interno – che permette di espellere un’intera delegazione senza consultare i delegati di tutto il Partito (prima si potevano espellere solo singoli parlamentari e non l’intero gruppo) – l’Ungheria con Orban lancia il guanto di sfida al PPE.



L’ADDIO DI ORBAN E LE POSSIBILI CONSEGUENZE

Se è vero che appena 2 mesi prima delle Elezioni Europee del 2019 il PPE arrivò sospendere Orban per distanze enormi su programma, si era poi sempre trovata una via d’accordo tra la Cdu di Angela Merkel, Forza Italia di Silvio Berlusconi e i Repubblicani in Francia per poter riannodare i fili con Orban. Ora però la misura viene considerata “colma” da Viktor Orban che scrive nella sua lettera ufficiale a Manfred Weber «Gli emendamenti delle regole del gruppo del Ppe sono chiaramente una mossa ostile contro Fidesz. Limitare i nostri eurodeputati nella loro capacità di rappresentare i nostri elettori è antidemocratico, ingiusto e inaccettabile».



Il ritiro della delegazione avrà effetto immediato e porterà l’esclusione dai lavori parlamentari e preparatori delle riunioni ordinarie e straordinarie: a livello di maggioranza, non dovrebbero esserci grossi problemi per la Von der Leyen anche se nelle prossime settimane potrebbero a questo punto “ingrossarsi” le fila del partito “Conservatori” di cui è presidente Giorgia Meloni, considerata tra le leader europee tra le più legate da rispetto e reciproca collaborazione con il Premier d’Ungheria.