E così nello scontro accesissimo tra “frugali” e Paesi del Sud al Consiglio Europeo sul Recovery Fund, si “accende” il fattore Viktor Orban: il Presidente dell’Ungheria, tra i massimi esponenti contestati nell’Europa a guida Von der Leyen per i problemi sullo stato di diritto (tra l’altro uno dei punti di scontro all’interno del Consiglio Ue iniziato venerdì scorso e ancora in corso a Bruxelles), oggi è intervenuto per lanciare le colpe sullo stallo attuale al Premier d’Olanda Mark Rutte e dando il suo pieno appoggio alle istanze dell’Italia. «Non so per quale motivo personale il premier olandese odi me o l’Ungheria», spiega Orban in conferenza stampa in attesa di una convocazione della plenaria ancora non avvenuta (doveva tenersi alle 12, rimpallata ora a dopo la riunione Sud-frugali), «Ci sta attaccando duramente e ha fatto capire che visto che, a suo avviso, l’Ungheria non rispetta lo Stato di diritto deve essere punita finanziariamente». Il leader del blocco dell’Est (Gruppo Visegrad) non sta con l’Olanda e anzi attacca sull’articolo 7 contestato dall’Olanda contro Budapest «la sua personale opinione e non è accettabile perché ancora sulla situazione dello Stato di diritto in Ungheria non c’è una decisione», spiega ancora Viktor Orban. Se da un lato l’Ungheria chiede una risposta netta e veloce del Consiglio Ue, dall’altra il gran caos sul Recovery Fund vede per Orban un unico vero responsabile: Mark Rutte, «è lui il responsabile di questo casino. Se l’accordo non viene raggiunto non è per colpa mia, ma per colpa dell’olandese».



ORBAN A SALVINI “STO CON L’ITALIA”

Orban spiega di essere dalla parte dello status quo e anche di come funziona oggi lo Stato di diritto, contestando le polemiche rilanciate anche da Bruxelles contro il governo ungherese: «Bisogna dare i soldi ai Paesi che ne hanno bisogno e permettere loro di spenderli appena possibile per stabilizzare le loro economie, invece di ingaggiare lunghe dispute burocratiche – ha aggiunto Orban nella lunga conferenza stampa a margine del Consiglio Ue -. Se li aiutiamo al momento giusto li aiutiamo due volte». Per il Presidente ungherese, l’Olanda vorrebbe creare «un meccanismo per controllare la spesa dei Paesi del Sud dal Recovery Fund. Sostanzialmente è una disputa tra italiani e olandesi. Noi siamo dalla parte dell’Italia». Orban sul Recovery Fund sta con Merkel e Macron ma chiede che l’Europa si sbrighi per portare a casa un accordo soddisfacente: «Ho appena dichiarato che l’Ungheria è fermamente dalla parte dell’Italia», questo è il messaggio che Orban avrebbe inviato a Matteo Salvini, alleato sul fronte sovranista, secondo quanto riportato dalle fonti Lega all’Ansa. Poco dopo è lo stesso ex Ministro degli Interni a scrivere sui social, confermando il contatto con il presidente ungherese, «Viktor Orban è con l’Italia, gli amici di Conte e del Pd no», scrive Salvini postando i messaggi inviati dallo stesso Presidente ungherese, con pieno riferimento all’Olanda, Svezia, Danimarca e Finlandia (governi socialdemocratici nel medesimo gruppo europeo del PSE). In giornata Salvini aveva rilanciato la sua avversità al Premier olandese Rutte, non risparmiando però critiche al Governo italiano: «Questa UE tradisce il sogno dei nostri padri, è solo una banca d’affari dove pochi ci guadagnano e molti ci rimettono, l’Italia prima di tutti. Abbiamo pagato più di 200 miliardi per avere indietro poco o niente, mentre altri corrono: la Gran Bretagna ad esempio (senza aspettare Bruxelles) ha dato da 10.000 a 25.000 sterline a fondo perduto ad ogni negozio, impresa, ristorante e albergo».

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