ORBAN LANCIA L’IPOTESI DI UN ASSE TRANSATLANTICA PER LA PACE: COSA PROPONE L’UNGHERIA

Una grande coalizione per la pace che possa condurre l’Occidente verso un futuro prossimo lontano dalla terza guerra mondiale: questa la “proposta” partorita dal Premier dell’Ungheria, Viktor Orban, per la chiusura della campagna elettorale verso le Elezioni Europee 2024. Con un mondo sempre più diviso dopo la proposta della NATO di dare il via libera all’Ucraina per l’uso di armi occidentali anche in territorio della Russia, l’Ungheria fa quadrato insieme ad altri Paesi europei (tra cui l’Italia) che si oppongono alla potenziale deriva bellicista inaugurata da Francia, Germania, Polonia e dalla stessa leadership dell’Alleanza Atlantica con il segretario Jens Stoltenberg.



Secondo Orban, intervenuto alla Marcia della pace a Budapest, l’Europa sta correndo verso la guerra «come un treno con un macchinista pazzo»: per il primo ministro ungherese, «è cruciale impedire all’Europa di precipitare verso la guerra e la sua inevitabile distruzione». L’invio di soldati, l’aumento del dispiegamento di armi nucleari in Europa e la missione della NATO in Ucraina rischiano di portare la direzione del conflitto verso un’escalation mondiale. Orban punta tutto sulla possibilità di creare dopo le Elezioni Europee e quelle Presidenziali negli Stati Uniti (a novembre) una «coalizione europea per la pace. In autunno, gli americani potrebbero eleggere un presidente (il riferimento ovviamente va a Donald Trump, ndr) che abbraccia la causa della pace, e insieme potremmo creare una coalizione transatlantica pan-occidentale per la pace».



GUERRA OCCIDENTE ALLA RUSSIA? LA BOCCIATURA DI ORBAN E I RISCHI DI DISTRUGGERE L’EUROPA

Contro questa leadership NATO e contro I leader europei impegnati a sostenere la necessità di attaccare con armi occidentali la Russia, il premier Orban invita ad una nuova era «di impegno per la stabilità e la sicurezza nella regione». Per l’Ungheria, l’Europa rischia di essere davvero a «pochi centimetri dalla distruzione», ovvero il conflitto globale con la Russia di Putin, alleato non da oggi di Budapest.

Le posizioni di Macron, Stoltenberg e dello stesso Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue Josep Borrell, puntano ad ampliare l’uso di armi occidentali per l’esercito ucraino anche in territorio russo, trovano un’Alleanza ora spaccata a metà tra chi si dice favorevole (gli Stati Uniti di Biden hanno dato l’ok solo per l’utilizzo nelle aree di confine vicino alla Russia, ndr) e chi invece ritiene questo un passo molto pericoloso che aprirebbe alla guerra mondiale. Su questa posizione il Governo Meloni, altri in Ue e ora anche l’Ungheria: «Politici a favore della guerra, sono come tossicodipendenti, non sono responsabili di nulla. Sono da soli, non sono tormentati dalla coscienza, siamo indifferenti a loro. A loro non importa del futuro dei tuoi figli. Non possono essere persuasi, possono solo essere sconfitti», ha denunciato ancora ieri dalla piazza di Budapest il leader di Fidesz, Viktor Orban.