I funzionari militari in Ucraina non sono molto ottimisti riguardo la controffensiva. Il rischio è che la guerra si prolunghi ulteriormente, un problema rilevante per Kiev, perché potrebbe crescere ulteriormente la stanchezza dell’Occidente, così come la pressione degli alleati per negoziati di pace con la Russia. Molto più netto Viktor Orban, secondo cui invece l’Ucraina non vincerà la guerra e parla anche di fallimento della strategia occidentale. «Sto semplificando un po’, ma questo è il fatto: la nostra strategia era che gli ucraini avrebbero combattuto e vinto in prima linea. I russi perderanno e questa sconfitta creerà un cambiamento a Mosca. Ci sarebbe stata una nuova leadership, con cui poter negoziare, perché Putin è un guerrafondaio e non si può. E la nuova leadership sarebbe stata accettabile come partner negoziale per l’Unione Europea. Questa era la strategia. Noi mettiamo i soldi, gli ucraini combattono e muoiono», ha dichiarato durante un intervento ad un evento a Zurigo.



«Ma dove siamo ora? Ovvio che gli ucraini non vinceranno in prima linea. Non c’è soluzione sul campo di battaglia. I russi non perderanno. Non ci sarà alcun cambiamento politico a Mosca. Questa è la realtà». Dunque, Orban ha criticato la posizione di Usa e Ue sul conflitto, sostenendo che la strategia di finanziare la battaglia con l’aspettativa di innescare un cambio di regime a Mosca non è ragionevole. Inoltre, anziché localizzare il conflitto, l’Occidente ha scelto di inasprirlo, trasformandolo in una questione globale. Peraltro, l’attuale sul campo di battaglia suggerisce che è improbabile che gli ucraini possano ottenere la vittoria in scontri militari diretti.



“GLOBALIZZARE GUERRA UCRAINA-RUSSIA UN ERRORE”

Durante il suo intervento, il presidente ungherese Viktor Orban ha ricordato quanto accaduto in Crimea. «A quel tempo ero presente al tavolo delle trattative anche al Consiglio europeo. E con i nostri leader, insieme, abbiamo risposto alla crisi della Crimea dicendo che dovevamo localizzare e isolare il conflitto». Germania e Francia furono mandate a negoziare. «Abbiamo raggiunto il trattato di Minsk, che permetteva di gestire la situazione. Non di risolvere, ma almeno di gestire la situazione». Invece, ora la reazione dell’Europa è stata opposta: «Globalizzare il conflitto. Non localizzare, ma internazionalizzare e globalizzare il conflitto. E ora questo problema è un problema globale. E penso che questo sia un male». Questo è un problema per tutti, per l’Europa, l’Ucraina e la Russia.



L’Ungheria, quindi, suggerisce di passare ad un piano alternativo, un piano B. Il problema per Orban è che attualmente l’Unione europea non ha una strategia alternativa concreta. Le osservazioni di Orban evidenziano una crescente divergenza di prospettive in Europa per quanto riguarda la gestione della crisi Ucraina-Russia. La sua critica mette in discussione l’ipotesi che una vittoria militare dell’Ucraina possa portare ai cambiamenti politici desiderati in Russia, sollecitando una rivalutazione dell’approccio attuale e lo sviluppo di un piano più pratico ed efficace per affrontare le complesse dinamiche geopolitiche in gioco.