È dedicata a Marie Curie l’esibizione di Margherita Vicario sulle note di Abauè (morte di un trap boy), il suo singolo più famoso che reinterpreta coadiuvata dall’Orchestra Multietnica di Arezzo. Dal punto di vista strettamente musicale, la sua performance è molto godibile: l’Orchestra restituisce al brano uno stile unico, diverso da quello del solito indie/indie pop proprio della maggior parte dei cantanti ospiti oggi del Concerto del Primo maggio. Poco prima che la musica s’interrompa, Margherita fa una dedica speciale al suo ‘mito’ Marie Curie, premio Nobel per la fisica nel 1903 e per la chimica nel 1911 che lei definisce ‘bambina ribelle’. “Alle bambine ribelli – dice – di tutto il mondo. Sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi”. (agg. di Rossella Pastore)
Orchestra Multietnica Arezzo e Margherita Vicario sul palco del Concerto del Primo maggio
Orchestra Multietnica Arezzo con Margherita Vicario tornerà protagonista al Concertone del Primo Maggio con la loro allegria e la voglia di stupire. La musica dell’OMA scandisce le più belle storie dedicate alle tematiche sociali, all’inclusione, alla storia dei popoli, ma anche alla solidarietà, sotto ogni punto di vista. L’Orchestra, da sempre aperta alla partecipazione di musicisti italiani e stranieri, favorisce gli intrecci culturali, li incoraggia, dando vita a sapienti miscele sonore in cui si avverte l’eco di tradizioni lontane, diverse tra loro, ma accomunate dalla comune appartenenza al pianeta terra. Nel suo repertorio tradizionale, suggestioni arabe si mescolano disinvoltamente con musicalità italiane o del Bangladesh, giungendo infine all’Europa dell’est e all’area del Mediterraneo.
Nel sound vivace e spensierato dell’OMA, sembra quasi di avvertire il battito regolare della vita, anzi di molte vite intrecciate da un destino comune, con culture e tradizioni diverse, ma con un unico comun denominatore. Lo spirito dell’Orchestra Multietnica di Arezzo si avverte chiaramente nelle attività, nelle numerose iniziative in cui è regolarmente impegnata in diverse aree del Paese. L’Orchestra Multietnica di Arezzo ha infatti ideato Officine Social Movie, un concorso di cinema e audiovisivo che propone contenuti legati al sociale, all’accoglienza e alla diversità culturale. La seconda edizione della manifestazione è ancora in corso: la partecipazione sarà possibile fino al 9 maggio.
Orchestra Multietnica Arezzo, il concorso
Al concorso ideato dall’Orchestra Multietnica Arezzo possono prendere parte realizzazioni cinematografiche di durata compresa tra i 3 e i 20 minuti, prodotte dal 1 gennaio 2018 in avanti. Per questa seconda edizione, l’iniziativa si svolge in collaborazione con gli studenti del liceo artistico Coreutico internazionale “Piero della Francesca” di Arezzo, e anche per partetcipare sarà necessario aver compiuto almeno il sedicesimo anno d’età. Anche quest’anno, per la manifestazione organizzata dall’Orchestra Multietnica di Arezzo, la giuria sarà composta da alcuni esperti, guidati dall’attrice Ottavia Piccolo, e da alcuni studenti del liceo artistico. Ma gli artisti dell’OMA, recentemente, hanno avuto modo di esibirsi anche a teatro, nella rappresentazione “In arte son Chisciotte” andata in scena a Monte San Savino e interpretata dalle classi della secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Monte San Savino. I solisti dell’Orchestra Multietnica aretina sono apparsi in scena, accanto alle attrici Luisa Bosi ed Elena Ferri: tra i musicisti che hanno calcato il palco figurano Luca Roccia Baldini, Massimo Ferri, Gianni Micheli e Mariel Tahiraj.
Lo spettacolo, scritto da Officine della Cultura, rappresenta una reinterpretazione moderna dell’opera di Miguel de Cervantes, con una realizzazione che si muove disinvoltamente tra cinema, teatro e letteratura. Negli scorsi giorni, l’OMA è tornata a far parlare di sè anche grazie a un film trasmesso su Rai5, la pellicola tratta dallo spettacolo “Occident Express (Haifa è nata per star ferma”), realizzata ancora una volta da Officine della Cultura e dal Teatro Stabile dell’Umbria, in collaborazione con i solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Nel film, i musicisti sono ben visibili, diventando così una parte fondamentale della narrazione. La pellicola, appartenente a un ciclo di film dedicato all’attrice Ottavia Piccolo, è stato diretto da Enrico Fink, e racconta la storia di Haifa, una donna in fuga da Mosul (Iraq) insieme alla sua piccola nipote di 4 anni. Nel corso del suo viaggio, la donna percorrerà ben 5mila chilometri, giungendo infine al Baltico attraverso la rotta dei Balcani. Scandito dalle musiche dell’OMA, la pellicola affronta le tematiche del viaggio, della fuga verso una vita migliore, ma anche del coraggio inaspettato delle donne. Insieme all’OMA, in occasione del concerto del primo maggio, si esibirà anche l’artista Margherita Vicario, il cui ultimo singolo è stato lanciato soltanto qualche giorno fa, il 23 aprile.