Orchidea De Santis è stata una delle donne più desiderate degli anni ’70. Era il periodo della commedia sexy, e l’attrice barese, oggi 72enne, stava vivendo il suo periodo di massima popolarità, recitando anche in cinque/sei film diversi in un solo anno. “Quando ero bambina, la famiglia si trasferì a Roma – racconta quest’oggi Orchidea De Santis ai microfoni de Quotidiano.net – e io finii nel coro delle voci bianche della Rai: ricordo un pianoforte enorme, a coda, e una professoressa austera. Imparai subito la disciplina, e non l’ho più dimenticata”.
L’esordio nel cinema avvenne poi nel ’64, quando aveva appena sedici anni: “Era una piccola parte, in un film a episodi. Ma erano i primi soldi miei, e la possibilità di andarmene di casa. A sedici anni cominciai a vivere da sola”. Non fu però semplice convincere papà del suo interesse per la recitazione: “Mio padre era ufficiale di Marina: e per fortuna, in Marina la mentalità è già un po’ più aperta. Ma ugualmente, fu tremendo. C’era ancora questa idea che le attrici fossero delle poco di buono”.
ORCHIDEA DE SANTIS E IL RICORDO DI DEPARDIEU
Padre permettendo, Orchidea Selvaggia iniziò una lunga carriera che la portò a recitare anche con dei veri e propri divi del cinema come l’attore francese Gerard Depardieu: “Con cui ho recitato in Tre simpatiche carogne: era già selvatico. Uno che mangiava con le mani, che si puliva con la manica la bocca sporca di sugo. Ma un genio assoluto nel recitare”. La maggior parte degli italiani l’associa comunque alle commedie sexy, che la stessa attrice pugliese non disdegna affatto: “Sono grata anche a quei film. Non si può vivere solo di cinema d’autore: e io, orgogliosamente, ho sempre vissuto del mio lavoro, senza chiedere niente a nessuno, senza stare insieme a nessun potente, nessun produttore. Se mi chiedono ‘quale film preferisci?’, io rispondo: tutti. Perché tutti mi hanno dato la possibilità di esprimermi. Anche le p…ate mi hanno permesso di essere una donna indipendente”. Tanti bei ricordi ma nessuna amicizia: “No. Sui set non si formavano grandi amicizie, finito il film ognuno andava per la sua strada”.
ORCHIDEA DE SANTIS: “LE ATTRICI STRANIERE…”
Orchidea Selvaggia racconta di come lei e le sue grandi colleghe come Edwige Fenech e Barbara Bouchet si sentissero un po’ precarie: “Soffrivo un po’ la mania degli italiani per l’estero, arrivavano attrici con nomi un po’ esotici e occupavano la scena. E poi, diciamocelo: nessuna era indispensabile, nessuna era Eleonora Duse. Tutte eravamo un po’ intercambiabili, un bel faccino e un bel paio di gambe. Se quel lavoro non lo prendevo io, lo prendeva un’altra”. Alcuni film venivano poi manipolati, divenendo delle pellicole vietate ai minori: “Scoprimmo dopo molti anni che venivano inserite vere e proprie scene porno, con attori di cui non si vedevano i volti! Così facevano credere che fossimo noi a girarle!”. L’esperienza sul set durò fino al ’79, quando Orchidea Selvaggia ebbe un incidente serio: “Sul set di Arrivano i Gatti nel 1979, caddi in una botola di scena, e rischiai grosso di rompermi l’osso del collo. Novanta giorni di prognosi, due operazioni, due anni per rimettere a posto il braccio. Non si alzava più. Smisi perché la produzione non mi tutelò come avrebbe dovuto – aggiunge – e capii che gli attori sono carne da macello. Ebbi grosse delusioni da chi non depose al processo su come si svolse quell’incidente. Quella volta ho perso l’amore per il cinema”.