Il commissario all’emergenza Covid generale Francesco Paolo Figliuolo ha firmato ieri 29 marzo 2021 la sua terza ordinanza da quando è subentrato al predecessore, Domenico Arcuri: in sede di attuazione e aggiornamento del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione del Sars-CoV-2 il testo dell’ordinanza prevede «che ciascuna Regione o Provincia Autonoma proceda alla vaccinazione non solo della popolazione ivi residente ma anche di quella domiciliata nel territorio regionale per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella Regione/Provincia».
Non solo i residenti ma anche i domiciliati dunque, aumentando così da un lato la velocità delle vaccinazioni e dall’altro limitando spostamenti inutili con perdita di tempo nel recarsi al proprio luogo d’origine. Le linee guida di aggiornamento del Piano vaccini sono state presentate ieri dal Commissario Figliuolo alle Regioni, nel vertice dove si è discusso della campagna vaccinale e delle prossime regole del Decreto Covid 7-30 aprile: stamane invece il generale dell’Esercito è intervenuto in audizione alle Commissioni Affari Sociali riunite di Camera e Senato, sempre per fare il punto sulle vaccinazioni in Italia.
L’AUDIZIONE DEL COMMISSARIO GEN. FIGLIUOLO
«La prima cosa su cui puntare è “incrementare la platea dei vaccinatori, dando impulso agli accordi con i medici di medicina generale, studi privati, specializzandi, federazione medico sportiva italiana, pediatri e medici ambulatoriali, assunzione di medici a chiamata, odontoiatri, farmacisti», ha spiegato Figliuolo e proprio oggi in Liguria sono cominciate con successo le vaccinazioni nelle farmacie della Regione, “apripista” per gli altri territori che integreranno nei prossimi giorni l’accordo siglato tra la categoria dei farmacisti e il Governo. L’obiettivo fissato dal commissario all’emergenza è quello di vaccinare l’80% della popolazione italiana entro il 30 settembre prossimo, dando ovviamente priorità alle persone più vulnerabili e fragili:
«Siamo di fronte ad un cambio di passo nella campagna vaccinale che sta portando i primi risultati», spiega ancora Figliuolo davanti ai parlamentari collegati. Le forniture complessive di vaccini nel solo mese di marzo ammontano «a oltre 7,6 milioni di dosi e solo questa settimana ne stanno arrivando circa 3 milioni, ieri un milione di Pfizer, domani oltre 500mila di Moderna e oltre 1,3 milioni di Astrazeneca, su un totale di 14,2 mln realizzato nel primo trimestre contro i 15,6 milioni previsti prima dei tagli annunciati dalle aziende produttrici», ricorda ancora Figliuolo sottolineando che sostanzialmente «abbiamo recuperato molto del divario che ci si aspettava». Novità importanti anche sul fronte dei siti vaccinali, cresciuti del 30% solo nel mese di marzo: «Altri 420 siti – in aggiunta agli oltre duemila attualmente attivi – sono stati individuati per la somministrazione dei vaccini e comunicati alle Regioni. Si tratta di siti produttivi, la grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni o della Conferenza Episcopale Italiana».