Sono uscite ufficialmente le due ordinanze attese da due giorni che impongono da domani giovedì 22 ottobre 2020 il coprifuoco notturno in tutto il territorio della Lombardia: la prima ordinanza è stata firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, d’intesa con il presidente della Regione, Attilio Fontana, d’accordo con i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia e della Città metropolitana e prevede la limitazione agli spostamenti dalle ore 23.00 alle ore 5.00. È possibile lo spostamento «salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza o salute». La seconda ordinanza dispone invece ulteriori misure restrittive sul fronte economico: «Nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all’interno dei centri commerciali. La disposizione di cui al precedente periodo non si applica alla vendita di generi alimentari, nonché alle farmacie e parafarmacie e altre categorie merceologiche», si legge nel testo dove viene poi anche integrato l’ultimo Dpcm sulle limitazioni a locali e ristoranti (introdotta la “regola del 6” ai tavoli dei locali pubblici). In relazione all’ordinanza in vigore dallo scorso 16 ottobre, si aggiunge la DAD a scuola per le superiori come obbligatoria da lunedì 26 ottobre e novità anche sul fronte dello sport di contatto dilettantistico, «restano sospese gare e competizioni locali, provinciali e regionali. Possono, invece, essere svolti gli allenamenti in forma individuale a condizione che siano osservate le misure di prevenzione dal contagio». Qui i testi delle due ordinanze con valore da domani 22 ottobre.



DAD ALLE SCUOLE SUPERIORI

Sentita la Regione Lombardia, ci è stato confermato che il testo dell’ordinanza sul coprifuoco verrà pubblicata ad inizio serata e con essa (o appena successivamente) verrà resa nota e scaricabile anche l’autocertificazione per potersi spostare da domani fino al 13 novembre tra le 23 e le 5 del mattino. Dopo una prima bozza uscita sulla stampa oggi pomeriggio, la Regione sta limando gli ultimi dettagli per una maggior completezza del testo che elimini anche gli ultimi “nodi” rimasti sui centri commerciali e le chiusure imposte da domani: quello che appare certo è che da lunedì 26 ottobre in Lombardia verrà resa obbligatoria la didattica a distanza per le scuole superiori in modo da limitare l’afflusso di traffico sui trasporti pubblici locali. Questa la nota di Regione Lombardia emessa questo pomeriggio: «Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado devono realizzare le proprie attività in modo da assicurare, dal 26 ottobre, il pieno svolgimento della didattica a distanza per le lezioni, qualora siano già nelle condizioni di effettuarla e fatti salvi eventuali bisogni educativi speciali. Agli altri istituti – conclude la nota – è raccomandato di realizzare le condizioni tecnico-organizzative nel più breve tempo possibile, per lo svolgimento della didattica a distanza». Sul fronte centri commerciali, si attua una lieve “smorzata” nella perentoria chiusura il sabato e la domenica come avanzata in una prima bozza: rimarranno chiusi nel weekend tranne «i negozi che vendono generi alimentari, alimenti e prodotti per animali domestici, prodotti cosmetici e per l’igiene personale, per l’igiene della casa, piante e fiori e “relativi prodotti accessori”, nonché farmacie, parafarmacie, tabaccherie e rivendite di monopoli».



FIRMATA L’ORDINANZA: SERVIRÀ L’AUTOCERTIFICAZIONE PER SPOSTAMENTI

È arrivata la firma alla nuova ordinanza di Regione Lombardia che impone coprifuoco dalle ore 23 fino alle 5 del mattino, con partenza del provvedimento già domani 22 ottobre 2020: il Governatore Fontana ha firmato assieme al Ministro della Salute Speranza l’ordinanza che consente spostamenti motivati da esigenza di lavoro, salute o “comprovata necessità” nel range del coprifuoco notturno solo tramite autocertificazione (in preparazione da Viminale e Regione Lombardia). È in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza: come già anticipato, le norme avranno valore fino al 13 novembre prossimo. La pubblicazione del testo arriverà non appena giungerà il via libera definitiva dei sindaci a cui è stata inviata l’ordinanza sul coprifuoco dopo la firma di Speranza e Fontana. «Sono consentiti – si legge nel documento anticipato dall’Adnkronos – solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza. C’è l’autocertificazione e le sanzioni sono quelle articolo 4 del decreto-legge n.19/2020»; ancora non è dato sapere se sarà inserita la chiusura dei centri commerciali nella stessa ordinanza o servirà un nuovo documento nelle prossime ore, non appena sarà chiarito se e come chiudere lo “shopping” del weekend.



COPRIFUOCO DALLE 23: TUTTE LE REGOLE IN LOMBARDIA

È attesa in giornata la nuova ordinanza di Regione Lombardia che imporrà il coprifuoco notturno tra le ore 23 e le ore 5 deciso due giorni fa con l’unanimità di sindaci, Governatore Fontana, Cts lombardo e opposizioni in Consiglio Regionale: sarà in vigore già da domani, giovedì 22 ottobre, e varrà fino al 13 novembre prossimo. Il “giallo” nato nelle ultime ore circa la possibilità di una frenata della stessa ordinanza per via del confronto acceso tra Salvini e Fontana avvenuto ieri sera – con il leader della Lega tutt’altro che soddisfatto dell’intenzione di restringere ulteriormente le libertà dei cittadini oltre che dei commercianti – si è risolto già stamattina con l’intervento di Palazzo Lombardia: «uscirà oggi come previsto e non c’è stato alcun rallentamento imposto dal leader della Lega Matteo Salvini», fanno sapere dalla Regione. Il Ministro della Salute Speranza attende dunque l’invio dell’ordinanza specifica per dare il via libera definitivo, già però anticipato: le regole ormai sono state già ampiamente anticipate, con il divieto di attività aperte e spostamenti dei cittadini tra le ore 23 e le ore 5 in tutto il territorio regionale oltre alla chiusura dei centri commerciali sabato e domenica. È consentito l’uscita dalle proprie abitazioni solo per motivi di lavoro, salute e “comprovata urgenza”, con il ritorno in auge dell’autocertificazione in arrivo anch’essa in giornata sul portale di Regione Lombardia (qui tutte le regole e come compilarla, ndr).

ORDINANZA LOMBARDIA: LA FRENATA SUI CENTRI COMMERCIALI

Il coprifuoco in Lombardia è stato deciso dalla Regione, in accordo con il Ministero della Salute, dopo le previsioni pervenute dal Comitato Tecnico Scientifico regionale che ipotizza nei prossimi 15 giorni la soglia di 600 terapie intensive occupate (oggi sono 123) e più di 4mila ricoveri (oggi sono 1.268). «L’obiettivo del coprifuoco in Lombardia è cercare di dare un colpo a una delle cause del contagio che è ripartito e che risiede negli assembramenti, nelle movide, nelle feste, negli incontri in pubblico, nelle piazze, cose che non si riescono a controllare perché non riusciamo ad avere un numero sufficiente di agenti e polizia che possano intervenire. La soluzione migliore credo che possa essere questa, soluzione che è stata presa anche in altri Paesi», ha spiegato a Quarta Repubblica il Governatore della Lombardia Attilio Fontana. In attesa della firma, è previsto uno “spacchettamento” in due ordinanze per quanto riguarda da un lato la situazione del coprifuoco e dall’altro la stretta sullo shopping nel fine settimana: «tutte le parti intervenute hanno condiviso l’opportunità della chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, della media e grande distribuzione commerciale. Tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità», così avevano deciso due giorni fa Regione, Comune e Cts ma il “rallentamento” nelle ultime ore sarebbe arrivato per la forte protesta degli stessi commercianti e per le perplessità ribadite ieri da Salvini a Fontana. Al momento sembra comunque confermata la misura che però potrebbe essere inserita in una seconda ordinanza da limare ancora per capire quali possibili “ammorbidimenti” potrebbero essere inseriti per non chiudere del tutto un grosso introito economico per il settore commerciale come lo shopping nella grande distribuzione al fine settimana. A Rtl 102.5 stamattina il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, commenta così l’ultima “frenata” di queste ore alla nuova ordinanza: «Io spero che Fontana mantenga la posizione che ha condiviso con tutti i sindaci, secondo me è un valore che in questa fase le istituzioni si parlino e condividano le decisioni e spero che non siano delle scelte di parte di un partito a modificarle, perchè qua si sta parlando della salute dei cittadini e non c’è modo di arretrare rispetto alla nostra responsabilità».