Torna a puntare il dito nei confronti del governo il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci. Parlando quest’oggi in conferenza stampa, il governatore ha accusato ancora una volta l’esecutivo di immobilismo: “Invece di rispondere con atti concreti – dice, parole riportate dall’edizione online di TgCom24 – il governo centrale trova la soluzione: creiamo campi di concentramento, che chiamano tendopoli in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni. Ci troviamo con tende che ricordano luoghi e scene da dimenticare assolutamente”. Quindi Musumeci ribadisce che con l’ordinanza di chiudere hotspot e centri di accoglienza “ci stiamo occupando di materia sanitaria, non migranti”, che sono “sono esseri umani, e quella promiscuità disarmante è davvero un delitto. In quei locali – prosegue – le norme anti-Covid non sono rispettate, non sono mai state rispettate”. E ancora: “Il Viminale dice ‘le competenze sono nostre’ sui migranti: Bene, esercitatele! E diteci se è vostra anche la competenze sanitaria. Se è vostra, allora siete fuorilegge”. Musumeci ha concluso dicendo che la regione Sicilia ha chiesto più volte al governo “di destinare le navi alla quarantena dei migranti, almeno quelli trovati positivi, al posto di lasciarli negli hot-spot”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MUSUMECI “ORDINANZA MIGRANTI? NON SFORO UN BEL NIENTE”
Non intende arretrare di un millimetro il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, in merito alla sua decisione di chiudere gli hotspot e i centri di accoglienza migranti della regione. “Io, come organo dello Stato – le parole rilasciate stamane al Corriere della Sera da parte dello stesso Musumeci, pubblicate poi da Agi.it – ho notificato l’ordinanza alle prefetture che rispondono al Viminale. Se chi ha l’obbligo non agisce se ne assume la responsabilità”. E ancora: “Questo mio provvedimento arriva solo adesso, perché abbiamo atteso per mesi che il governo nazionale si desse una strategia. Ma abbiamo capito che la risposta da Roma è fatta di silenzi e omissioni. E ho dovuto adottare l’ordinanza che tutela il diritto alla salute di chi si trova in Sicilia e degli stessi migranti”. Rispondendo a chi lo accusa di sforare su competenze che non sono sue, il presidente siciliano replica: “Non sforo un bel niente. Non posso assistere al concentramento di centinaia e centinaia di esseri umani in squallidi locali che appartengono allo Stato, in una promiscuità assolutamente irragionevole. Si creano focolai. Lo Stato ha competenza sui migranti. Il presidente della Regione ce l’ha in materia sanitaria. E in tempo di epidemia è chiaro che mi sto occupando di questo”. Quindi Musumeci aggiunge e chiosa: “Se c’è un contenitore che, secondo le autorità sanitarie, non ha i requisiti per ospitare persone in tempo di coronavirus io ho il dovere di intervenire, altrimenti compio una omissione”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MUSUMECI “MIGRANTI VIA DA SICILIA, ORDINANZA RESTA”, CHIGI COL VIMINALE: IL NODO DPCM
L’ordinanza resta anche se pure da Palazzo Chigi – mentre prosegue il silenzio sulla vicenda Musumeci-Sicilia da parte dei diretti interessati, il Premier Giuseppe Conte e la Ministra degli Interni Luciana Lamorgese – giungono giudizi contrari alla norma della Regione Sicilia sui migranti, schierandosi a fianco del Viminale: di contro per, è la Regione Sicilia che precisa in merito all’ordinanza che sta letteralmente dividendo l’opinione pubblica e la politica «l’ordinanza del presidente della Regione è adottata sotto il profilo sanitario e quale soggetto attuatore dell’emergenza Covid-19. Quindi non incide sulla materia ‘migranti’, ma sulla idoneità delle strutture sotto il profilo sanitario a rispettare le misure e linee guida scientifiche sulla pandemia». Le posizioni rimangono cristallizzate con Musumeci che tira avanti confermando l’ordinanza che “trae spunto” dalla libertà in ambito sanitario concessa alle Regioni dall’ultimo Dpcm di Conte e con il Governo che si appresta invece ad impugnare un provvedimento che sta dividendo l’intero dibattito politico nazionale: si attendono novità già dalla giornata di domani per capire se e come sia ricomponibile la frattura tra Regione Sicilia e il Governo di Roma.
MUSUMECI “ANDIAMO AVANTI”
Il ministero dell’Interno ha replicato all’ordinanza formata da Musumeci con la quale intende chiudere gli hotspot siciliani asserendo: “La posizione del Governo è che la materia è di competenza statale”. Lo stop del Viminale, dunque, è netto come spiega AdnKronos dopo aver raccolto le parole di fonti del Viminale. Le stesse hanno assicurato che sulla situazione della Sicilia “l’attenzione è alta” e si lavora per “alleggerire la pressione” al massimo e “procedere ai trasferimenti” dei migranti. Ma Musumeci non si arrende e da Facebook chiede rispetto per la sua isola: “Hotspot competenza dello Stato? Quindi anche la responsabilità… piuttosto che prendersela con le ordinanze, facciano sentire la loro voce in Europa. E facciano qualcosa…”. Il governatore della regione Sicilia ha ribadito il suo rispetto per le istituzioni, “Ma pretendo lo stesso rispetto per la mia gente. Da Roma non abbiamo avuto altro che silenzi”, ha tuonato. “E adesso il problema è diventato la mia ordinanza? Il ministro dice che è nulla? Quindi la responsabilità è loro. Bene, sono usciti allo scoperto!”, ha proseguito, continuando a chiedere un intervento urgente. Musumeci ha quindi concluso con quelle che sembrano essere le sue intenzioni future: “Noi andremo avanti”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ORLANDO “ORDINANZA AUMENTA PAURA”
L’ordinanza firmata nella notte dal governatore della Sicilia, Nello Musumeci e che prevede il trasferimento dei migranti fuori dall’isola entro la mezzanotte del 24 agosto con la chiusura di hotspot e centri di accoglienza, non piace affatto al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando per il quale l’ordinanza andrebbe ad alimentare ulteriore paura e intolleranza verso i migranti. In una nota ripresa da Giornale di Sicilia, Orlando avrebbe attaccato l’ultima ordinanza di Musumeci secondo il quale “conferma le preoccupazioni relative all’aumento, particolarmente evidente in alcune zone dell’isola, dei casi di Covid-19, nel permanere di un numero di controlli che conferma la Sicilia come la regione con il minor numero di tamponi effettuati in relazione alla popolazione residente. Un numero di controlli che certamente evidenza la debolezza complessiva del sistema di prevenzione a tutela della salute dei cittadini”. A detta di Orlando, i controlli ai quali si sottopongono i migranti permetterebbero una maggiore sicurezza. Alla luce di ciò, continua, “Appare quindi paradossale che si cerchi di additare responsabilità dell’aumento dei casi ad una generica categoria d persone, quella dei migranti, che è invece quella maggiormente sottoposta a controlli e per la quale è certamente più difficile, se non impossibile il contatto con la popolazione locale”. Il primo cittadino la definisce quindi “una scelta infelice” che contribuisce ad “alimentare paura, isteria ed intolleranza”, che tuttavia sarebbero incompatibili con la necessità di assicurare sicurezza e cura ai siciliani. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
VIMINALE “ORDINANZA SENZA VALORE”
Dopo la pubblicazione dell’ordinanza Musumeci inevitabili le prime reazioni del Governo che valuta negativamente la decisione della Regione Sicilia di chiudere in 24 ore gli hotspot del territorio: contattate da Repubblica, fonti del Viminale fanno sapere che l’ordinanza di Musumeci «non ha alcun valore». La posizione del Governo è che «la materia è di competenza statale», precisano ancora le fonti del Ministro Lamorgese ribadendo però di non aver alcun tono polemico, «quello della Sicilia è un tema caldo per il Governo. Nessuno nasconde che la situazione della Sicilia è molto pesante e che la pressione è molto forte. Si sta facendo di tutto – sottolineano – per alleggerire la tensione sulla Sicilia». All’Adnkronos nuove fonti del Ministero degli Interni aggiungono invece «L’immigrazione è una materia di competenza statale. L’attenzione è alta e si lavora per alleggerire la pressione al massimo e procedere ai trasferimenti dei migranti». Sul fronte politico, molto critico il Pd con Matteo Orfini sui social«E’ illegittima e spero che il governo la impugni. Se Musumeci non è in grado di gestire la sua Regione, si dimetta invece di inventarsi un capro espiatorio al giorno per giustificare la propria inadeguatezza». Di contro, il leader della Lega Matteo Salvini su Twitter plaude all’ordinanza del Governatore siciliano che definisce “esemplare”, «Massima solidarietà al governatore siciliano Musumeci che ora chiede il trasferimento degli immigrati dalla Sicilia, dopo che perfino i sindaci di Pd e 5Stelle si sono opposti allo sbarco dei finti profughi. Porti spalancati, sbarchi a raffica, rivolta degli amministratori locali ma NESSUNA indagine per sequestro di persona. Non se ne può più di questo Governo clandestino».
ORDINANZA MUSUMECI “DA DOMANI VIA MIGRANTI DA SICILIA”
«La Sicilia non può essere invasa, mentre l’Europa si gira dall’altro lato e il governo non attiva alcun respingimento»: il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci annunciava così ieri sera la nuova ordinanza con cui da domani saranno chiusi tutti gli hotspot di accoglienza migranti sull’intero suolo regionale. Entro le ore 24 di lunedì infatti tutti i migranti presenti nei centri di accoglienza della Sicilia dovranno essere trasferiti “improrogabilmente” fuori dalle strutture dell’isola: «l’ordinanza è stata pubblicata questa notte. Oggi verrà notificata a tutte le prefetture dell’Isola e al governo nazionale», scrive sui social il Governatore Musumeci (Centrodestra) con validità fino al 10 settembre e con imposizione del «divieto di ingresso, transito e sosta nella regione per ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, comprese quelle delle ong».
CAOS IMMIGRAZIONE SICILIA: L’ORDINANZA CHIUDE GLI HOTSPOT
Il procedimento durissimo del Presidente della Regione Sicilia arriva dopo settimane di richieste di interventi tanto in Ue quanto presso il Governo per i continui arrivi dei “barchini” dalla Tunisia e dalla Libia che hanno affollato – non senza problemi per i mini-focolai Covid-19 – gli hotspot a disposizione nella Regione. Musumeci spiega come non sia possibile garantire la permanenza nell’Isola «nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio da coronavirus», ribadisce ancora il Presidente, annunciando come la Regione siciliana tramite Asp metterà a disposizione delle autorità nazionali il personale necessario ai controlli sanitari per consentire il trasferimento dei migranti in sicurezza. Dopo i numeri alti di migranti positivi al Covid in arrivo dall’Africa, Musumeci è letteralmente “esploso” e con forti critiche al Governo ha sottolineato come le regole europee e nazionali al momento «sono state stracciate. L’Europa fa finta di niente e il governo nazionale ha deciso -malgrado i nostri appelli- di non attuare i decreti vigenti e di non chiudere i porti, come invece ha fatto lo scorso anno con il decreto interministeriale Interno-Difesa-Trasporti. C’è una colpevole sottovalutazione del fenomeno senza precedenti. E non capiscono quanto stia crescendo la tensione». Si chiede in ultima analisi ancora il Presidente della Sicilia, con netto riferimento ai mancati interventi di Bruxelles e del Premier Conte «vogliono far diventare razzisti i siciliani, che sono il popolo più accogliente di tutto il mondo? Adesso se vogliono a Roma impugnino pure la mia ordinanza. Basta: abbiamo avuto fin troppo rispetto istituzionale su questa emergenza, ricambiato da silenzi, indifferenza e omissioni».