Era nell’aria da giorni ma ora è ufficiale: il Governo Conte-2 ha impugnato l’ordinanza del Presidente Nello Musumeci imponendo perciò il non-sgombero degli hotspot migranti deciso tre giorni fa. Secondo quanto apprende l’Agenzia Ansa, il ricorso della Regione Sicilia è già stata notificato e ne è in corso il deposito presso il Tar della Sicilia. Alla base dell’impugnazione del Governo però vi sarebbe la considerazione che «la gestione del fenomeno migratorio è competenza dello Stato, non delle Regioni», di fatto lo stesso comunicato emesso pochi giorni fa dal Viminale in una prima risposta “informale” all’ordinanza di Musumeci. Come primo commento a caldo della decisione del Governo, il Governatore fa sapere in una nota che comunque «la tutela sanitaria spetta a noi», facendo presagire una battaglia legale che non finisce certo questa sera. Ancora oggi il Presidente, attraverso un video sulle proprie pagine social, ha ribadito l’importanza di svuotare gli hotspot per l’emergenza sanitaria in corso: «Ieri Pozzallo, oggi è toccata a Lampedusa una riduzione dell’affollamento che li rende luoghi tuttora totalmente inidonei per le persone migranti. Mentre ancora si discute sull’impugnazione, l’ordinanza sugli hotspot produce effetti e li sta, come per magia, svuotando». In attesa che si effettuino i vari trasferimenti sulle navi quarantena messe a disposizione dal Viminale, Musumeci ribadisce «Alzare la voce, a tutela della salute pubblica, è servito. Andremo avanti fino a quando non si ristabilirà la legalità».
MUSUMECI E SALVINI DENUNCIATI
Da Napoli dove è in tour elettorale per le Regionali arriva la notizia direttamente da Matteo Salvini: il leader della Lega assieme al Governatore della Sicilia Nello Musumeci sono stati denunciati dal senatore di Italia Viva Davide Faraone per procurato allarme, abuso d’ufficio e diffamazione. «Ho presentato un esposto alla Procura di Agrigento per difendere la Sicilia dagli sciacalli. Perché l’ordinanza del presidente della Regione siciliana e le parole del segretario della Lega nuocciono gravemente all’economia della Sicilia e alle tasche dei siciliani. Alla fonte primaria della ricchezza dell’isola: il turismo»; l’esposto di Farone arriva dopo l’ordinanza che impone lo svuotamento degli hotspot migranti, sulla quale tra l’altro ancora non si è arrivati ad una quadra finale tra Governo e Regione. «Presentare al mondo la Sicilia come un lazzaretto, come il campo profughi d’Europa, affermare che ‘i migranti passeggiano tra i turisti che poi portano il Covid nelle loro regioni’ e scrivere un’ordinanza farlocca e disumana, non solo va contro i principi di accoglienza e di solidarietà ma mette in ginocchio un pezzo importante del Pil della Sicilia», conclude Farone dopo la denuncia presentata alla Procura di Agrigento. Con un breve video sui social, Salvini replica duramente alla denuncia subita assieme a Musumeci: «Non mi bastavano i processi per “sequestro di persona”: la sinistra (nella persona del signor Faraone) mi ha denunciato, insieme al governatore della Sicilia Musumeci, per “procurato allarme”, “abuso d’ufficio” e “diffamazione”…!». Non solo, per l’ex Ministro degli Interni le tre denunce si tramutano in «medaglie, sappiano che io non mollo, a testa alta, con l’onore di aver difeso i confini del mio Paese e la sicurezza degli italiani. L’ho fatto e lo rifarò». Durissima è la condanna dell’ordinanza Musumeci da parte di alcuni vescovi siciliani, in primis Antonio Staglianò (Noto): «non appare accettabile, dal punto di vista razionale ed evangelico, quanto si prevede con l’ordinanza 33 del 22 agosto emanata dal presidente della Regione Sicilia, onorevole Musumeci, con cui si semplifica la complessità dei problemi relativi al Covid individuando la loro soluzione nella chiusura ai migranti e rischiando uno scontro tra istituzioni, che solo può disorientare e accrescere un clima emotivo e superficiale, ‘indurito’ e non ’temprato’ dalla prova».
CAOS SU ORDINANZA MUSUMECI
È scaduto l’ultimatum di 48 ore della Regione Sicilia dopo la pubblicazione dell’Ordinanza Musumeci sullo sgombero di tutti i centri di accoglienza migranti della Regione per l’emergenza sanitaria Covid-19: il Governo aveva risposto tramite Viminale sulla possibilità di impugnare l’ordinanza e fermare lo sgombero, ma al momento ancora non sono prevenute novità ufficiali da Palazzo Chigi nel giorno in cui il Ministro del Sud Giuseppe Provenzano è sbarcato in Sicilia per trovare una quadra con il Governatore Nello Musumeci. «A questo provvedimento non si è arrivati senza parlare prima più volte con il Viminale» ha fatto sapere ieri sera il Presidente di area Centrodestra, mentre a Sky Tg24 stamattina ribadisce «vi possono essere dei problemi organizzativi e di logistici, dato che i migranti da qualche parte devono venire trasferiti, ma si sarei aspettato che Roma contattasse la Regione. Magari per chiedere del tempo in più, anche 8-10 giorni, per poter decidere qualcosa. Invece niente. Anzi, chi governa ha preferito il silenzio, l’arroganza, il mostrare i muscoli». L’ordinanza di Musumeci prevedeva che entro la mezzanotte tra lunedì e martedì gli hotspot della Sicilia fossero sgombrati da tutti i migranti presenti, ma così non è avvenuto e ora Musumeci studia provvedimenti ad hoc come prossimi step.
ORDINANZA SICILIA, IL SINDACO DI LAMPEDUSA ATTACCA SALVINI
«Da stamattina, a quanto apprendo, si è iniziato a svuotare l’hotspot di Pozzallo, dove alle 11 arriverà il nostro team per esaminare l’idoneità dei locali. I ricorsi notificati a mezzo stampa non producono effetti. Ma alzare la voce, a tutela della salute pubblica, evidentemente si. Vedremo se in qualche giorno si ristabilirà la legalità. Vi tengo aggiornati!», ha scritto sempre questa mattina il Governatore siciliano Nello Musumeci su Facebook, spiegando come i 62 positivi al Covid-19 fino ad oggi presenti nel centro di Pozzallo sono stati trasferiti in altra sede. I trasferimenti sono condizionati dal maltempo arrivato a Lampedusa e in buona parte dell’isola, ma il Presidente prosegue sulla sua linea oltranzista: «Spero nel buonsenso del governo centrale. Speriamo che non ci siano né vinti né vincitori […] Tra qualche ora – ha aggiunto a Sky Tg24 – ci rivolgeremo alla magistratura, ed è triste e disarmante constatare come due articolazioni dello Stato, governo centrale e governo regionale, debbano ricorrere alla magistratura per riaffermare un diritto sacrosanto che è il diritto alla salute». Musumeci accusa Lamorgese e il Governo di non aver dato provvedimento alle prefetture di far sgobbare gli hotspot dopo non aver neanche impugnato l’ordinanza della Regione Sicilia: «Il che significa che ci troviamo davanti ad una palese omissione, perché le precedenti due ordinanze le Prefetture le avevano regolarmente osservate». Nel frattempo il sindaco di Lampedusa, Totò Martello (Pd) a Radio Cusano accoglie da un lato l’ordinanza del Governatore ma dall’altra attacca il leader della Lega Matteo Salvini: «l’ordinanza di Musumeci vuole svegliare un governo assente. Però se noi chiudiamo l’hotspot, quando ci saranno gli arrivi spontanei dove andranno i migranti?», spiega il primo cittadino dell’isoletta, «Salvini, che è entrato in un hotspot senza mascherina e quindi dovrebbe fare un po’ di quarantena, ha detto una falsità dicendo che i migranti infetti girano nell’isola, non è vero assolutamente. Questo racconto, falso, ha dato il colpo di grazia al turismo. Nessun turista arrivato o tornato da Lampedusa è risultato positivo».