In attesa di una decisione che ancora slitta nel Governo, la Regione Veneto – da 2 settimane la più colpita dai contagi Covid in tutta Italia – opta per anticipare il Dpcm: domani la firma della nuova ordinanza in Veneto porrà la chiusura dei confini comunali dalle 14 di sabato 19 dicembre fino al 6 gennaio 2021, mantenendo però aperti i negozi. Si tratta in pratica di una via di mezzo tra una zona gialla e arancione, con l’interno però di evitare l’esodo di veneti da/verso la regione senza complicare eccessivamente la tenuta economica già in crisi da un anno di pandemia e lockdown: se poi il Governo nel nuovo Dpcm in arrivo nei prossimi giorni, allora l’ordinanza di Regione Veneto verrà superata «ma se non si decidono noi dobbiamo intervenire subito, già da sabato. Non possiamo aspettare fino a lunedì o martedì che il governo presenti i propri provvedimenti. Non voglio essere polemico, ma in Veneto è necessario intervenire tempestivamente», spiega Zaia in conferenza stampa dalla sede di Marghera-Venezia. L’ordinanza verrà presentata domani ufficialmente alle ore 12.30.
L’ORDINANZA DI ZAIA CHE ANTICIPA IL DPCM
«La soluzione che propone il Veneto va dal 19 dicembre al 6 di gennaio con una serie di provvedimenti: negozi aperti fino alle 21 e chiusura dei confini comunali dalle 14, in modo da distribuire il flusso commerciale, così da evitare la commistione di due popolazioni e non una restrizione dolorosa dando una risposta di tipo sanitario. Soluzione che ha delle deroghe, ovviamente. Io penso che sarà un’ordinanza di questo tipo quella che presenterò per il Veneto. Si tratta di una sorta di zona arancione ridotta», spiega il Presidente della Regione Veneto stamane dopo la comunicazione dell’ultimo bollettino Covid (1.154 i nuovi contagi e 92 i morti a causa del Covid nelle ultime 24 ore). Tale ordinanza sarà perfezionata in giornata e discussa nel vertice Governo-Regioni delle ore 17, poi «la invieremo al ministro Speranza per l’intesa prevista per legge, penso di presentarla domani alla cittadinanza. Nell’attesa che il governo prenda misure nazionali, dobbiamo metterci in sicurezza cercando di tutelare il più possibile le libertà personali», spiega ancora Zaia. In merito ai controlli, larga importanza verrà data alla responsabilità e senso civico dei veneti: «non stiamo giocando a guardia e ladri. Ci vuole responsabilità civica, ci sono giovani e cinquantenni in terapia intensiva. Se dopo si cerca di raggirare l’ordinanza non so cosa dire, ripeto ci vuole responsabilità. L’atteggiamento deve essere che c’è un problema e bisogna risolverlo tutti insieme».