L’Ordine dei Medici non riesce a radiare i medici no-vax. Ad oggi, in Italia, gli appartenenti alla categoria che non sono stati ancora vaccinati contro il Covid-19 sono 1.500, seppure circa un 30% di essi abbia quantomeno prenotato la prima dose. Nei confronti dei “dissidenti”, come previsto dal decreto che ha imposto l’obbligatorietà dei sieri per gli operatori sanitari, dovrebbero scattare la sospensione e successivamente la radiazione. Ciò, tuttavia, non è ancora mai avvenuto a causa di intoppi burocratici.



“Non riusciamo a radiarli. Ci proviamo ma loro fanno ricorso e la sanzione si sospende, non diventa mai effettiva”. Lo ha detto il presidente Filippo Anelli in un’intervista rilasciata all’Huffington Post. Il problema, nel dettaglio, consiste nel fatto che la Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, un organo di giurisdizione speciale istituito presso il Ministero della Salute che era incaricato di esaminare i ricorsi e decretare o meno la radiazione dei medici no-vax, è “scaduta nel 2020”. I provvedimenti, dunque, finché i suoi nuovi componenti non verranno nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, resteranno in ballo.



Ordine dei Medici non radia no-vax: 1500 medici continuano a operare

Filippo Anelli, il presidente dell’Ordine dei Medici, ha dunque denunciato che finché sussisteranno questi problemi, i no-vax continueranno a rifiutare il vaccino contro il Covid-19, in quanto sanno di non potere ricevere sanzioni disciplinari e di non incorrere per cui in ripercussioni sulla propria vita lavorativa. Tra questi professionisti ci sono persino coloro che “fanno propaganda contro i vaccini”, contribuendo a influenzare negativamente l’opinione pubblica.

Ad oggi, “sono circa 1.500 i medici ancora non vaccinati”. Non tutti, fortunatamente, sono veri e propri «no vax». Almeno «un 30% di questi ha già prenotato la vaccinazione». Una quota che Filippo Anelli Anelli individua in «circa lo 0,1-0,2 per cento» è formato da «no vax duri e puri».