Durante la diretta di ieri del programma Ore 14, condotto da Milo Infante e che va in onda su Rai 2, è stata trasmessa una telefonata, ricevuta dalla giornalista Arianna Giunti. Nella breve chiamata sono state rivolte delle minacce nei confronti dell’invita del programma, tirando in mezzo anche alcuni ministri e senatori, tutto per impedirle di svolgere il suo lavoro. Infante, commentando l’accaduto, ne ha sottolineato lo stampo chiaramente mafioso, auspicandosi che qualcuno indaghi sulla circostanza.



La telefonata, trasmessa durante la diretta di Ore 14, è stata fatta al cellulare privato della giornalista un sabato mattina, e l’interlocutore non si è identificato prima di parlare. “Se dovessero continuare a raccontare falsità, abbiamo già parlato con deputati e senatori per far intervenire il ministro”, dice l’uomo, sostenendo che sia “il ministro apposito per queste problematiche. Oggi i miei avvocati chiameranno l’ufficio legale di Rai 2 e le consiglio amichevolmente di lasciare perdere”. Rispondendo al fatto che si tratti di minacce, come sottolinea la giornalista di Ore 14, dice di aver “parlato amichevolmente. Oggi i miei avvocati parleranno con i legali di Rai 2 e si parlerà con il Governo“.



Le minacce alla giornalista di Ore 14

Insomma, sembra che dopo le minacce ricevute dalla giornalista di Ore 14, che ha incalzato spingendo l’uomo (in difficoltà) a chiudere la chiamata, non ci siano state particolari ripercussioni. Secondo Milo Infante, che conduce il programma, è evidente il “metodo mafioso. Perché non è lecito chiamare una giornalista e dire di essere in contatto con senatori e deputati per far intervenire il ministro apposito”.

Il caso su cui indagava la giornalista di ore 14 che ha ricevuto le minacce, racconta ancora la trasmissione, era quello della veggente Gisella. In un suo video, infatti, la sedicente santona aveva citato Padre Giulio Scozzaro e Casa Marina (sua residenza nelle campagne), identificandolo come un amico e conoscente. Indagando proprio sull’uomo, però, sembra che qualcuno si sia sentito sotto accusa, o forse in pericolo, arrivando a minacciare la giornalista di Ore 14.