Un’organizzazione nazi-fascista è stata smantellata nelle scorse ore a Milano. In totale sono stati quattro i personaggi raggiunte da misure cautelari a seguito di un’indagine da parte della Digos, coordinata dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili e dal pm Enrico Pavone. Come riferito da numerosi organi di informazione online, a cominciare da TgCom24.it e dall’agenzia Ansa, i quattro stavano pianificando un pestaggio violento ad un uomo di origini straniera e di religione musulmana che frequenta solitamente centri sociali. Il loro obiettivo era quello di creare, attraverso una serie di azioni, il “caos assoluto” di modo da favorire l’arrivo di un “dittatore”.



Le accuse nei confronti dei quattro sono quelle di associazione a delinquere, e la sorpresa è che si tratta di ragazzi molto giovani, tutti ventenni e considerati di buona famiglia, nonché facenti parte del primo gruppo di suprematisti bianchi che è stato scoperto nel territorio milanese. La ‘gang’ si chiamava “Avanguardia rivoluzionaria”, e i suoi membri incitavano alla discriminazione e alla violenza nei confronti delle minoranze etniche, attraverso l’utilizzo anche di “nickname” da battaglia, come ad esempio quello di Anders Breivik, il responsabile del tragico eccidio di Utoya, in Norvegia, risalente al luglio 2011.



ORGANIZZAZIONE NAZI-FASCISTA SMANTELLATA A MILANO: SODALIZI CON ALTRI GRUPPI DI ESTREMA DESTRA

Il gruppo mirava attraverso azioni violente e intimidatorie a recuperare del denaro, e stava cercando di allargarsi stringendo delle sorti di alleanza con altre organizzazioni di estrema destra, come ad esempio Jungle Tat, un gruppo della Svizzera, con cui un indagato si era incontro durante il recente mese di maggio.

Sorprende il fatto che questi gruppi di estrema destra stiano proliferando sempre di più e spesso e volentieri giungono notizie di arresti da parte dei personaggio avvezzi al crimine e soprattutto al razzismo e alla discriminazione, e in un modo dove si sta cercando di fare di tutto pur di andare nella direzione opposta, deve far riflettere.