C’è chi ama definirla come Silvio Gigli, la ‘Capinera d’Emilia’, chi invece preferisce il soprannome ‘Usignolo di Cavriago’. Noi, la amiamo da sempre semplicemente come Orietta Berti; icona indiscussa della musica italiana non solo nei ‘tempi che furono’ ma anche oggi a dispetto dei cambiamenti generazionali e radicali che il mondo della musica vive di riflesso. Negli ultimi anni ha saputo calarsi alla perfezione nel mondo pop, nelle derive contemporanee tra rap e trap; un modo per dimostrare egregiamente quanto la musica unisca al di là dei fattori anagrafici, del gusto soggettivo e dello scorrere del tempo.
La carriera di Orietta Berti dura da oltre mezzo secolo, una storia scandita da successi, scelte fruttuose e soprattutto di un tripudio che ha superato i confini nazionali. Non si contano i paesi del mondo dove i suoi dischi sono riusciti a conquistare la scena tra dischi d’oro, platino e argento. Ha dominato la scena negli anni sessanta al pari di altre grandi colleghe e amiche – come Iva Zanicchi e Patty Pravo – e ancora oggi non ha la minima intenzione di lasciare la scena musicale, anzi; continua ad evolversi al passo con i tempi. Manifesto di tale evoluzione il fragoroso successo del brano ‘Mille’, realizzato con Fedez ed Achille Lauro.
Orietta Berti e la ‘seconda vita’ musicale: “La mia generazione…”
“Nella mia carriera ho sempre collaborato con persone più giovani e con idee fresche”, parlava così Orietta Berti in un’intervista recente per Vanity Fair a conferma di quanto per lei sia assolutamente naturale e spontaneo vivere la modernità e i cambi generazionali senza snaturare la sua passione per la musica; anzi, declinandola in una nuova forma che a quanto pare continua a riscuotere particolare successo. Chiaramente, la cantante è altrettanto orgogliosa di far parte di una generazione musicale che ha regalato la fama a donne e uomini che ancora oggi dominano il mondo dello spettacolo: “Non sono mica l’unica; anche Iva Zanicchi è super dinamica pur essendo più grande di me. Siamo una generazione di grandi artisti”.