La grande Orietta Berti è stata ospite dell’ultima puntata de L’Ora Solare su Tv2000, una bellissima chiacchierata con la conduttrice, Paola Saluzzi, su vari temi, a cominciare dal libro scritto dalla stessa: “Ho scritto questo libro grazie a Iva Zanicchi – racconta la cantante di Mille, tormentone con Fedez e Achille Lauro – che mi ha dato questa idea prima del lockdown, mi ha detto che aveva fatto un libro che era andato molto bene e che volevano farne uno anche per me. Poi c’è stato il lockdown e con i mezzi moderni abbiamo fatto riunioni una volta a settimana, ed è nato il libro”. Ma come è nata la passione per la musica? “Per mio papà io dovevo fare il soprano lirico, essendo un tenore mancato. Era il primogenito e doveva mantenere fratelli e mamma, è andato subito a lavorare e non ha potuto prendere lezioni. Mi ha portato a fare delle audizioni a Bologna dalla maestra Scaglioni, molto severa – svela – aveva scoperto Morandi e si dava un po’ di arie. Mi ha fatto cantare un pezzo di canzone, io ero emozionata, e ha detto a mio padre che ero stonata e senza voce, ma mio padre non si è dato per vinto, mi ha portato da un altro maestro, ho preso lezioni da lui e con me a studiare c’era anche Carmen Villani”.
Da quel giorno Orietta Berti non ha mai smesso di studiare: “Io studio canto sempre perchè la voce deve essere sempre allenata non puoi lasciarla così, perdi le basse e gli acuti, io canto un’ora e mezza due ore ogni due giorni, la voce deve essere sempre pronta”. A scoprire il talento di Orietta Berti fu il suo storico manager Giorgio Calabrese: “Quando è morto papà, mia mamma aveva un doppio lavoro ma non bastava all’epoca quindi io lasciai perdere gli studi e il canto, ma incontrai una persona che si prese cura di me e che voleva che io cantassi, Giorgio Calabrese, autore meraviglioso che aiutò tante persone come De Andrè, Remigi e tanti altri autori; mi telefonò perchè mi ascoltò in un concorso dove arrivai seconda, venne a trovarmi e mi chiese perchè non volevo più cantare, e mia mamma disse che preferiva che io avessi un lavoro più sicuro. Lui però mi disse di provarci, di fare qualche provino e magari si poteva ottenere dei contratti e così è stato”. Curiosità su Fin che la barca va: “Io volevo una canzone d’amore a me all’inizio non piaceva ma mia madre mi ha detto che quel testo era bello, non volere la luna, non essere quella che non sei”. Sulle canzoni da “suorina”: “La casa discografica era diretta da tutti tedeschi e loro amavano il bel canto e per quello che mi hanno scelto, per la mia voce. Avevano bisogno di fare canzoni suor sorriso e io avevo detto di no perchè non volevo che la gente pensasse che io fossi una suorina. Poi mi hanno detto che se le avessi cantate sarei andata al Disco per l’estate, e il mio produttore mi ha convinto”. Sull’incontro con l’amore della sua vita, Osvaldo: “Lo conobbi alla fiera di San Simone di Montecchio, sarà stato il 26 di ottobre. a me piaceva molto andare alle fiere, arrivai lì e me lo presentarono e il cuore mi andò subito in gola, lo invitai a bere un caffè da me, glielo avrei fatto con il cioccolato: sono timida ma quando l’ho vista è caduta la timidezza… è venuto dopo una settimana, si è fatto desiderare”.
ORIETTA BERTI: “ARRIVAI IN RITARDO AL MIO MATRIMONIO”
Il fidanzamento ufficiale avvenne poco tempo dopo: “Quando ho vinto il Disco per l’estate, pesi il treno e arrivai a casa c’era tutta Cavriago che mi aspettava e c’era anche Osvaldo che mi ha chiesto se ero ancorq dell’idea di frequentarci, gli ho detto che non cambiavo idea e la sera stessa ci siamo fidanzati. Dopo due settimane mi ha portato un anello bellissimo che non metto mai perchè ho paura di perdere”. Quindi arrivò il matrimonio: “Claudio Villa mi ha chiesto se andavo con lui in America, un’occasione molto importante. ho chiesto a mia mamma se mi poteva accompagnare ma mi disse di no perchè aveva paura dell’aereo e spiegò che che se mi fossi sposata con Osvaldo mi avrebbe accompagnato lui e così ci siamo sposati in fretta e furia. Al matrimonio sono arrivata con un’ora e mezzo di ritardo, era il 14 marzo era nevicato e c’era ghiaccio e andavamo piano in chiesa. Quando sono arrivata ho visto Osvaldo serio e imbronciato che mi ha detto che se avessi tardato altri 5 minuti se ne sarebbe andato”. Decisamente curioso l’aneddoto sul giorno di nozze: “C’era Tmc che riprendeva tutto il matrimonio per trasmetterlo in una trasmissione, Osvaldo invece di dire sì ha fatto di sì col capo, non si è sentito nella registrazione allora c’era Al Bano che stava registrando un’altra trasmissione e gli hanno chiesto se poteva dire sì e l’ha registrato lui, in questo lavoro succedono tante cose”.
ORIETTA BERTI: “CON OSVALDO NON ABBIAMO MAI TEMPO DI LITIGARE”
Sull’amore con Osvaldo: “E’ bello vivere così tanto tempo assieme, vivevamo 24 ore su 24, non avevamo neanche il tempo di arrabbiarci, è stato bellissimo e tutt’ora vivo con mio marito e lo lascio solo quando lavoro, vado via con mio figlio Otis minore. Quando sono andato in America la prima volta, Claudio Villa era un vero gentiluomo e simpatico non era come si vedeva un po’ sbruffone, era tutto il contrario e mi sono fatto questa vacanza questo viaggio di nozze con mio marito, Villa e la sua compagna dell’epoca, lo ricordo con tanto affetto per queste persone”. E sempre sul viaggio di nozze in America: “A New York c’era tanti gruppi che cantavano e abbiamo cantato anche noi le canzoni napoletane, abbiamo preso i soldi e siamo andati a mangiare la sera, la gente non credeva che fossimo noi, pensavano fossimo dei sosia, mai immaginavano. Quando lo abbiamo al nostro manager si è arrabbiato, abbiamo sminuito le nostre personalità per lui”. Sulla morte della madre e della suocera: “Nel primo caso ero a Domenica In con Mara Venier, era la vigilia di Natale, è stato molto doloroso perchè non ero stata vicino a lei nelle ultime ore essendo via per lavoro, ho dovuto immaginare e capire ma non ho avuto quest’accortezza. ma lei comunque mi avrebbe mandato a lavorare. stessa cosa per mia suocera che per me era una seconda mamma ero con la Clerici a Ti lascio una canzone, son stata a casa una settimana poi son dovuta tornare perchè ero in giuria”.