Orietta Berti presenta Finchè la barca va ad Arena Suzuki 2023

Orietta Berti con “Finchè la barca va” è tra gli ospiti protagonisti di Arena Suzuki 2023, lo show musicale con le canzoni più iconiche di cinque decenni di musica italiana e internazionale interpretate dagli artisti originali condotto da Amadeus in prima serata su Rai1. La cantante di tantissime canzoni di successo, ma anche conduttrice e personaggio televisivo è pronta a calcare il palcoscenico  dell’Arena di Verona per presentare uno dei suoi brani più amati. La canzone presentata al Disco per l’Estate 1970 si classifica al terzo posto, ma diventa poco dopo uno dei brani di maggior successo della sua carriera. Il ritornello martellante conquista tutti, classifiche comprese, anche se diversi critici non sono così morbidi con la cantante.



Il brano, scritto da Flavia Arrigoni e Lorenzo Pilat, e musicata da Mario Panzeri, arriva poco dopo la partecipazione di Orietta Berti al Festival di Sanremo con il brano “Tipitipiti”. La critica non apprezza il brano accusando la cantante di poco spessore musicale. A parlare però sono le classifiche con il brano che diventa una hit!



Orietta Berti e tante canzoni di successo: da Finchè la barca va a La discoteca italiana

La carriera di Orietta Berti, come tutte, ha vissuto dei momenti di down, ma l’artista è riuscita sempre a risorgere dalle sue ceneri. Emiliana doc, la Berti ha saputo imporsi e farsi apprezzare dal grande pubblico anche personaggio televisivo partecipando a tantissimi programmi di successo. La musica resta però la sua passione più grande e la conferma arriva in 56 anni di lunga ed onorata carriera. Le critiche non sono mai mancate, ma la Berti proprio in occasione della pubblicazione di “Finchè la barca va” disse: “ma cosa vuole da me tutta questa gente che non fa altro che denigrarmi? E’ colpa mia se c’è una buona parte del pubblico che nutre della simpatia per me? Ognuno deve fare quello che sa e che può fare. Non sono un’artista impegnata e non ci tengo ad esserlo. Di artisti impegnati ce n’è già un bel mucchio, mi pare”.



Dalla sua parte il il critico musicale Dario Salvatori che nel Dizionario della Canzone Italiana scrive: “è’ la canzone più impegnata che sia stata creata all’insegna e a sostegno del disimpegno. La più coraggiosa scritta negli anni della contestazione, una sorta di beffa destinata in un certo senso a chiudere l’era del beat. Dovuta al geniale Mario Panzeri, prolifico autore di sapidi prodotti commerciali, non priva di velate allusioni sessuali, con un incalzante motivo a tempo di marcetta, rappresenta ancora oggi il cavallo di battaglia di Orietta Berti”.