Orietta Berti si sente a casa su Raiuno ad Una Voce per Padre Pio. “Siamo nati per amare e donare, quindi facciamolo”, dice la cantante a proposito della raccolta benefica. “Ogni volta che vengo da queste parti è un’emozione nuova, mi piace venire qui”. Sull’ultima esperienza di Sanremo, Orietta Berti conserva ottimi ricordi, anche perché le ha permesso di avvicinarsi ulteriormente ai giovani: “Dopo ventinove anni andare a cantare con tantissimi giovani era un po’ pericoloso ma alla fine aveva ragione Amadeus”. “La canzone con Fedez è molto bella, una cosa molto spontanea”, continua Orietta. “Fedez mi disse che non sembravo convinta della canzone. Io sono normale e non mi entusiasmo. Mi ricordo che Fedez mi suggerì di cantare come se fossi sotto la doccia e così ho fatto. Tutti i successi sono dei miracoli”. Sul rapporto speciale con i fan, la Berti spiega: “Il mio pubblico mi ha sempre rispettata e aiutata. Mi vuole bene perché sono sincera e dico ciò che mi capita”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



La rinascita musicale di Orietta Berti: alla conquista dei ‘teen’

Orietta Berti sta vivendo la sua seconda giovinezza musicale con Mille, il singolo uscito a metà giugno che la vede duettare con Fedez e Achille Lauro e che sta ottenendo un successo ‘inaspettato’ persino per lei. Il segreto? “A Fedez l’ho detto: avessero preso una ventenne a cantare con loro era una cosa normale, invece con me fa tutto un altro effetto, ha un altro sapore. Anche il trio, rispetto al duetto, è stata una scelta più originale. Una volta si vedevano i dischi fisici, adesso si vendono in un’altra forma, però oh… va bene così”.



Ne ha parlato venerdì in un’intervista al Corriere, da poco reduce dal traguardo delle 20 milioni di visualizzazioni del videoclip su Youtube. C’è da dire che Mille è una canzone abbastanza irriverente anche rispetto alle ‘regole’ di un certo tipo di musica, quella moderna, che fino a ora non aveva visto protagoniste interpreti della sua età (eccezion fatta forse solo per Loredana Bertè, come lei tornata in auge grazie a un duetto con i ‘giovani’ Boomdabash).

Orietta Berti ripercorre gli esordi: la svolta nella carriera arrivò con…

Questa sera, Orietta sarà ospite di Una voce per Padre Pio, il concerto a scopo benefico ispirato proprio alla figura del celebre santo di Pietrelcina. Lei con la fede ha un bel rapporto, soprattutto perché è cresciuta con un padre da sempre vicino alla Chiesa: “Con mio papà andavo a tutte le processioni”, ha raccontato ancora al Corriere. Sempre nell’intervista lo descrive come un tenore mancato: “Il suo desiderio l’ha riversato su di me, voleva diventassi soprano, ma non ci sono riuscita perché quando è morto anche io come lui dovevo aiutare in casa”.



La svolta nella carriera è arrivata grazie all’incontro con il discografico Giorgio Calabrese: “Da ragazza di provincia senza mezzi finanziari e di comunicazione (per fare le telefonate dovevo andare al bar del paese) mi ha fatto diventare una cantante popolare. Il mio successo lo devo a lui. E al pubblico. Non fu facile. C’era questo pensiero che fare la cantante non era un lavoro né dignitoso, né prestigioso, mentre adesso si sono capovolte le situazioni, il mestiere è molto più considerato. Anche se questo lavoro è un esame continuo, non sei mai arrivato, ricominci sempre da capo”.