Il mistero dell’origine del Covid-19 e dei presunti incidenti avvenuti a Wuhan, resta ancora un segreto da scoprire, ma ostacolato dalla Cina che nonostante le pubbliche affermazioni sulla volontà di collaborare con il resto dell’occidente, con il governo USA e con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sembrerebbe continuare ad occultare molti dei documenti e delle inchieste interne portate avanti fino ad ora. Secondo alcuni quotidiani statunitensi il governo cinese sta compiendo un’opera di “revisionismo storico” al fine di sollevare le responsabilità nei confronti della diffusione della pandemia.



Un nuovo rapporto del Washington Post mostra che in realtà dalla Cina, oltre alle dichiarazioni sul “rendere pubblici tutti i documenti” non è arrivato nulla di nuovo. Soprattutto non sono arrivate le prove richieste dall’intelligence USA, che dovevano dimostrare che gli incidenti nei laboratori che studiavano i coronavirus a Wuhan, erano abbastanza frequenti e che le disattenzioni dei ricercatori erano già state evidenziate da rapporti interni che circolavano già a partire dal 2019. Questo dovrebbe spiegare quale tra le tre più accreditate ipotesi sarebbe quella vera sull’origine del Covid-19.



Origine Covid-19, la Cina ha censurato i documenti su Wuhan

In base a tutti i documenti in possesso del governo USA, le ipotesi riguardo la prima diffusione del virus Covid-19 sono principalmente tre: la prima riguarda il mercato di animali vivi, a Wuhan nel quale probabilmente dai pipistrelli il virus ha saltato la specie ed è mutato infettando gli esseri umani. La seconda che cerca prove proprio dai rapporti cinesi, che sembrerebbero essere stati occultati, riguarda la fuga del virus dovuta ad un incidente avvenuto nel laboratorio di Wuhan nel quale, grazie anche ai finanziamenti Usa, si stavano studiando le mutazioni del coronavirus.



La terza, emersa nell’ultimo anno potrebbe spiegare l’origine dai pipistrelli ed insieme anche l’errore umano. Per il Washington Post, non è escluso che il virus abbia infettato i ricercatori che stavano studiando il Covid nei pipistrelli. Questi animali infatti erano presenti nei laboratorio come cavie di incubazione del coronavirus. Anche secondo il giornale francese L’Opinion, il governo Cinese sta revisionando e censurando i contenuti di molti documenti, al fine di manipolare la risposta cercata, continuando a rendere il mistero Wuhan, sempre più difficile da scoprire.