«Ci sono delle modifiche nel genoma che fanno pensare che ci possano essere stati degli interventi umani». A parlare apertamente della possibilità che il Covid non abbia origine naturale è lo scienziato italiano Davide Zella, che da anni vive negli Stati Uniti, dove è assistant professor e co-direttore del Laboratorio di biologia delle cellule tumorali all’Institute of Human Virology dell’Università del Maryland. «La comunità scientifica ha molti sospetti in questo momento, accentuati dal fatto che la Cina non lascia la disponibilità a verificare», ha dichiarato nell’intervista rilasciata a Sky Tg24. Lo scienziato, che lavora con Robert Gallo, uno degli scopritori del virus dell’Aids, ha spiegato che a quelle modifiche si aggiunge un altro aspetto. «Non si trovano intermedi naturali o altri virus così simili da dire che è passato dal pipistrello all’uomo. In questo momento anche secondo la mia opinione il caso più probabile è che il virus sia scappato dal laboratorio».
ORIGINE COVID, “ASPETTIAMO CHE INTELLIGENCE INDAGHI…”
Davide Zella riconosce il fatto che al momento non ci sia una prova regina, ma d’altra parte non è stato neppure possibile finora condurre delle indagini, vista l’opposizione della Cina. «Non c’è la prova regina, ma nella stessa città c’è un laboratorio che li studia, anzi ce ne sono due, e non abbiamo accesso a cosa stanno facendo. Il problema è tutto lì. La prova regina è lo scienziato o trovare una sequenza nel laboratorio con le stesse modifiche. Stiamo comunque aspettando che la politica e l’intelligence facciano le loro indagini e dicano cosa è successo». Lo scienziato a Sky Tg24 ha parlato anche dei vaccini anti Covid e delle ricerche che si stanno conducendo attualmente. «Ci sono studi che permettono di verificare quante siano le possibili varianti. Moderna e Pfizer stanno facendo studi per verificare se è il caso di dare vaccini che comprendano diverse sequenze, una sola più potente o quello per il coronavirus e l’influenza».