Gli Stati Uniti continuano a chiedere con forza che si indaghi sulle origini del covid e nelle scorse ore il presidente Joe Biden, attraverso una nota diffusa dalla Casa Bianca, ha chiesto un’accelerazione dell’indagine: «Dobbiamo andare avanti su due possibili scenari: il virus può essere emerso dal contatto tra uomini e animali infetti; oppure può essere derivato da un incidente di laboratorio». Il commander in chief ha sottolineato che il governo Usa, assieme ad altre nazioni «continuerà a premere sulla Cina, in modo che possa partecipare a un’ inchiesta internazionale, pienamente trasparente e basata su dati scientifici». Al centro dell’attenzione continua ad esservi il famoso laboratorio di virologia con sede a Wuhan, metropoli cinese da cui il virus si è diffuso in tutto il mondo. L’Oms è già andata in missione in Cina a febbraio e a maggio ha condotto uno studio assieme a scienziati cinesi, ma quella missione è stata giudicata dal Dipartimento di stato americano «poco più di una farsa».



Come riferisce il Corriere della Sera, dopo l’indagine è stato redatta una relazione di ben 313 pagine, in cui si conclude che «è molto probabile» che il virus sia stato trasmesso dagli animali all’uomo, mentre risulta essere «decisamente improbabile» che il covid sia stato originato da un laboratorio di Wuhan, ma senza fornire grandi prove in un senso o nell’altro. Un report che è stato quindi molto criticato, non soltanto dagli Stati Uniti, ma anche da una lettera di 18 autorevoli scienziati pubblica su Science lo scorso 13 maggio, in cui si legge: «La ricerca è stata costruita sulla base dei dati forniti dagli scienziati locali; gli altri non hanno avuto accesso diretto agli accertamenti sul campo. Inoltre, nonostante non ci siano prove in un senso o nell’ altro, il rapporto è estremante sbilanciato». Quindi viene precisato: «Su 313 pagine, solo quattro sono dedicate all’ipotesi di un incidente in laboratorio; tutto il resto esplora la possibilità di una trasmissione tra animali e uomini».



ORIGINI COVID, USA: “RAPPORTO OMS UNA FARSA, MANCANO I RAW DATA”

Nello studio, inoltre, non vi sono “raw data”, ovvero dati grezzi sulle cartelle cliniche dei primi pazienti covid scoperti a Wuhan, di conseguenza, anche questo aspetto ha fatto storcere il naso alla comunità scientifica. Sulla questione dell’origine del covid si è espressa anche Shi Zhengli, quella che è soprannominata Bat Woman per i suoi studi sui pipistrelli: «Era il direttore dell’ Istituto di prevenzione e controllo delle malattie virali, da Wuhan – racconta di una chiamata ricevuta il 30 dicembre del 2019 – avevano trovato un nuovo coronavirus in due pazienti con polmonite».



Venutole il dubbio che il virus potesse essere sfuggito dal laboratorio, ha quindi accertato di persona, smentendo tale notizia: «Posso garantirlo sulla mia vita». Il mistero sulle origini del covid prosegue…