Orlando Bloom torna questa sera su Italia 1 nei panni di uno dei personaggi più amati da grandi e piccini, quelli di Will Turner in Pirati dei Caraibi – ai confini del mondo. Mentre al di là dell’oceano si discute se realizzare un sesto, attesissimo, capitolo della saga, che potrebbe annoverare, ancora una volta, personaggi di Johnny Depp e Keira Knightley, Mediaset sfrutta l’effetto nostalgia, mandando in onda, per la gioia di milioni di appassionati, gli ultimi capitoli della storia. In attesa di scoprire cosa ne sarà del personaggio di Will Turner e degli altri Pirati dei Caraibi, Orlando Bloom è attualmente alle prese con la sua nuova esperienza con la paternità. La sua compagna, Katy Perry, nel mese di marzo ha rivelato di essere incinta e nei giorni scorsi ha fatto sapere su Instagram che si tratta di una bambina. L’attore, lo ricordiamo, ha già un figlio di 9 anni, Flynn Christopher, nato dalla sua relazione con Miranda Kerr.
ORLANDO BLOOM, L’INCIDENTE A 20 ANNI
Anche Orlando Bloom e Katy Perry stanno vivendo la gioia della gravidanza in quarantena. La felicità per la futura nascita della loro bambina si scontra con l’emergenza sanitaria da coronavirus, che ha modificato le loro abitudini, così come quelle di gran parte della popolazione mondiale. Proprio per questo, Orlando Bloom, oggi 43enne, nei giorni scorsi ha lanciato un messaggio per esortare tutti a restare a casa. L’attore, in particolare, ha voluto spendere delle parole a sostegno dell’NHS, il servizio sanitario britannico, che 21 anni fa, dopo un brutto incidente, gli ha salvato la vita. L’attore ha infatti confessato che all’età di 20 anni, poco prima di diventare una celebrità nota in tutto il mondo, si ruppe la schiena dopo una brutta caduta da una finestra, che gli sarebbe costata la vita senza il tempestivo intervento dei medici.
ORLANDO BLOOM: “MI SONO ROTTO LA SCHIENA E…”
Orlando Bloom, secondo quanto si legge su Mirror, sarebbe caduto da una finestra nel lontano 1998, anno in cui frequentava la Guildhall School of Music and Drama; nonostante la paura di restare paralizzato, si riprese in maniera tempestiva e tutto grazie all’intervento di medici e infermieri. Ecco cosa ha scritto ricordando quel giorno su Instagram, per esortare tutti a restare a casa: “ll SSN mi ha salvato la vita quando avevo 20 anni dopo essere caduto da una finestra del terzo piano ed essermi rotto la schiena. Avendo vissuto negli Stati Uniti per quasi 20 anni – ha precisato l’attore – ora è uno dei servizi pubblici da casa che rispetto di più”. Dopo l’incidente, nella sua prima apparizione sul palco, Orlando Bloom ebbe la possibilità di esibirsi di fronte al regista e produttore Peter Jackson, che a sua insaputa quella sera era seduto tra il pubblico. Fu proprio Jackson – si legge su Mirror – a selezionarlo per il ruolo di Legolas nella trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, un’esperienza che lo consacrò al grande pubblico.