Dalla crisi in Ucraina agli effetti sull’economia italiana, Andrea Orlando ha analizzato i dossier principali della politica italiana nel corso del suo intervento a Oggi è un altro giorno. Il ministro del Lavoro ha esordito parlando del ruolo della Cina nella mediazione tra Russia e Ucraina, considerando le ultime esternazioni di Pechino sul conflitto: «La Cina nel passaggio alle Nazioni unite si è astenuta e non ha manifestato un appoggio alla Russia. Noi abbiamo bisogno di un’Europa unita con risponda con fermezza, ma anche di soggetti terzi che sappiano offrire un tavolo, di forze pacificatrici: dalla guerra si esce solo attraverso un tavolo di confronto».
«L’Ucraina sta combattendo per la propria sovranità e per la propria indipendenza, sta combattendo per tutti i Paesi. E’ stato violato un principio fondamentale, ovvero che un Paese può intervenire in casa di un altro e sostituire il governo. E’ un principio che va respinto con fermezza. Io due anni fa ero a Kiev e mi fa effetto vedere quelle strade trasformate in un teatro di guerra».
ANDREA ORLANDO: “BORRELL? UNA SPARATA”
«La comunità internazionale non può permettersi di darla vinta a Putin, bisogna difendere un principio fondamentale: ogni Paese può difendere la propria indipendenza e la propria sovranità, la possibilità di scegliere liberamente», ha spiegato Andrea Orlando nel salotto di Serena Bortone. Il titolare del Lavoro ha poi parlato dell’impatto delle sanzioni comminate a Mosca sull’economia europea e in particolare all’economia italiana, non arrivano delle buone notizie: «Le sanzioni alla Russia avranno un impatto forte, l’aumento delle materie prime e del gas avranno un impatto e lo stanno già avendo. Molte aziende stanno già chiudendo. Noi dobbiamo sapere che sarà dura, ma difendere un principio ha dei costi e questi costi vanno pagati». Andrea Orlando ha successivamente bacchettato Borrell, l’Alto rappresentante Ue per la politica estera ha chiesto al popolo europeo di abbassare il riscaldamento per fronteggiare la situazione: «Il governo sta facendo molto, con i partner europei sta prendendo in considerazione tutti gli strumenti per affrontare la crisi energetica, come calmierare i prezzi del gas. Si sta lavorando per ricorrere a fonti che speravamo di poter abbandonare, come quelle fossili. Bisognerà anche ragionare su come ridurre i consumi. Io non farei delle sparate, con tutto il rispetto per Borrell: servirebbero delle cose più serie».