ANDREA ORLANDO GUARDA ANCORA AI 5STELLE: “SENZA L’AGENDA SOCIALE È A RISCHIO”
Intervenendo alla Festa dell’Unità di Napoli, il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha sottolineato come ancora nel Pd vi sia margine per ridurre la frattura tra M5s e Governo a seguito dello “strappo” di Conte e delle successive dimissioni del Premier Mario Draghi: non solo, secondo il “falco” dem l’alleanza con i 5Stelle sarebbe strategica ancora per riuscire a «battere le destre» ed evitare pesanti «conseguenze» per «l’agenda sociale del Paese». Parlando all’incontro della festa Pd, Orlando spiega con fermezza: «Non posso che unirmi all’appello del segretario Letta, chiedendo al Movimento 5 stelle di non indebolire la possibilità di realizzare un’agenda sociale che oggi è sul tavolo, che è oggetto del confronto tra le parti sociali e che rischia di bloccarsi se dovesse venire meno il loro contributo dalla squadra di governo e fatalmente anche se dovesse venire meno, questo è abbastanza ovvio, il governo».
Con Letta senza se e senza ma si schiera l’esponente della segreteria Pd ritiene che nei prossimi pochi mesi ancora di Legislatura vi possa essere spazio per condurre in porto tutti gli impegni dell’agenda sociale lanciati pre-crisi (salario minimo, contratti collettivi, vertici coi sindacati, tema pensioni etc…): «Io credo che non ci siano prospettive nelle quali si può rafforzare la possibilità della realizzazione degli obiettivi dell’agenda sociale diversi dalla prosecuzione di questo governo con il loro contributo». Il Ministro Orlando, riportano le cronache parlamentari dei giorni scorsi, era stato lo stesso che in Consiglio dei Ministri davanti alle dimissioni annunciate del Presidente Draghi aveva litigato con il Ministro del MiTE Cingolani proprio in merito alla sua alleanza di intenti con i 5Stelle. «Hai fatto il gioco di Conte», è stato il rimprovero del Ministro “tecnico” al collega del Pd che provava a convincere l’ex BCE a rimanere in sella al Governo di unità nazionale.
IL “FALCO” PD ATTACCA IL CENTRODESTRA E RENZI: COSA HA DETTO IL MINISTRO ORLANDO
Alla Festa dell’Unità di Napoli Andrea Orlando ha poi parlato della situazione interna a futura del suo partito, il Pd, all’avvicinarsi delle scadenze elettorali – specie se la crisi di Governo dovesse portare alla rottura definitiva e alle Elezioni anticipate: «In che direzione deve andare la sinistra? Il Pd in questi ultimi anni si è rivolto troppo spesso ai lavoratori già tutelati, ai dipendenti, agli elettori delle ztl. In Italia abbiamo un problema culturale, per cui una certa narrazione mainstream viene spacciata per progressista e a causa della quale il reddito di cittadinanza viene definito ‘populista’». Per il Ministro del Lavoro il Pd deve seguire l’indirizzo delle altre socialdemocrazie in Europa: «Dobbiamo pensare alla protezione dei lavoratori, alla lotta alle disuguaglianze, alla coesione sociale, al tema della sanità e della scuola pubblica e alla transizione ecologica».
Per questi motivi, Orlando sgancia “bombe” politiche contro gli attuali compagni di Governo – che pure non hanno tolto la fiducia al momento, a differenza del Movimento 5Stelle: «È difficile pensare ad alleanza con forza che preservano impostazioni liberiste, come Italia Viva», spiega ancora Orlando parlando del partito di Renzi, mettendo come una pietra tombale alla possibilità di un accordo elettorale tra Partito Democratico e “forze centriste”. Parole non certo di miele Andrea Orlando le tiene poi anche per il Centrodestra: per fermare «la destra alle Elezioni», spiega ancora il Ministro alla Festa dem di Napoli, «è necessario unire tutte le forze che condividono un’agenda sociale». Il tema, conclude Orlando, «non è solo chiamare tutti a fermare le destre: le destre si fermano se si parla al malessere degli italiani. Le due cose devono andare insieme: unità delle forze progressiste e chiarezza degli obiettivi».