“Se cade Elly Schlein cadiamo tutti”. È questo il parere di Andrea Orlando, Ministro del Lavoro del Governo di Mario Draghi e attuale esponente del Pd. “Se fallisse questa aspettativa di cambiamento, sarebbe un problema anche per chi non ha appoggiato la segretaria. Le primarie le hanno assegnato un compito difficile che non si esaurisce in tre mesi. Ricostruire un partito su basi nuove è un lavoro che richiede una fatica particolare”, ha affermato in una intervista a La Stampa.



È per questo motivo che ha invitato tutte le forze del centrosinistra a contribuire alla causa. “Ora si tratta di dare tutti una mano per individuare i passaggi necessari. Le amministrative non sono andate bene neanche per le altre opposizioni”. E sulla figura di Elly Schlein e sulla diffidenza manifestata da molti nei suoi confronti: “È fisiologico quando si incontrano esperienze diverse, ma bisogna fare un passo in avanti per superarlo. Sapendo che il Pd che c’era prima ha bisogno di un rinnovamento profondo”.



Orlando: “Se cade Elly Schlein cadiamo tutti”. L’appello all’opposizione

I temi su cui il centrosinistra potrebbe unirsi, secondo Andrea Orlando, sono diversi. “Difesa della sanità pubblica, salario minimo e attuazione del Pnrr. Su questi tre baluardi tutte le opposizioni, dal Terzo Polo al Movimento 5 Stelle, possono fare una battaglia comune, che può diventare l’embrione di una piattaforma politica alternativa alla destra”, ha sottolineato Ministro del Lavoro del Governo di Mario Draghi.

Il tentativo in base al parere il democratico deve essere avviato prima delle europee. “Non mi illudo che si possa risolvere in un incontro tra i leader, bensì sciogliendo i nodi su temi che parlano a tutti i nostri elettorali”. Il compito di condurre questa impresa spetta proprio a Elly Schlein. “Fin qui ha fatto bene, ma dovrebbe ritagliarsi dei momenti per guardare più lontano, oltre la gestione della cronaca quotidiana”, ha concluso.