La sinistra e le scissioni: si potrebbero scrivere decine di volumi enciclopedici sull’argomento ma oggi è un semplice tweet ad aver riaperto il dibattito-bufera su una scena politica tutt’altro che “serena” come si evince dalle reazioni al post di Andrea Orlando, vice segretario del Pd. Mostrando gli ultimi sondaggi di Bidimedia – che vedono la Lega al 26,6% e il Pd al 21,4% – l’ex Ministro della Giustizia scrive «Da questi numeri emerge in modo evidente che senza 3 (dicasi tre) scissioni il Pd sarebbe pari alla Lega. Ai volenterosi dirigenti del Pd che sollevano obiezioni sulla leadership del partito, consiglierei di orientare meglio i loro strali». Non è la prima volta che Orlando si scaglia contro i tentativi “scissionisti” visti anche di recente con le critiche di Giorgio Gori (sindaco Bergamo, ndr) e prova così ad avvisare la “truppa” sul rischio della vittoria leghista qualora vi siano nuove divisioni: 3,5% di Italia Viva-Renzi, 2,6% di LeU e 2,6% di Azione-Calenda rappresentano secondo Orlando una decisa “occasione persa” per poter rimanere primo partito nel Paese come un tempo.
BUFERA PD SULLE “SCISSIONI”
Non mancano però le forti critiche al vice-Zingaretti dopo quest’uscita, in primis dal possibile “destinatario” della frecciatina social di Orlando, Giorgio Gori: «pensa il Psi: se nel ’21 non avesse subito la scissione di Livorno a quest’ora dove stava…», riferendosi al famoso Congresso di Livorno dove nacque il Partito Comunista come “costola” dei socialisti italiani. Ancor più critico è l’eurodeputato Carlo Calenda che sempre su Twitter replica «non ho fatto scissioni. Me ne sono andato da solo perché ritenevo l’alleanza con i 5S mortale per i riformisti. Era la posizione unanime del Pd. Votata negli organi e confermata nella prima relazione di Zingaretti. Vi siete scissi voi dalle vostre promesse e dai vostri valori».
Ancora più duro è invece Matteo Orfini, ex presidente Pd e vicino ancora a Matteo Renzi: «Peccato però che per rincorrere Salvini chiudiamo i porti e sequestriamo le persone in mare esattamente come lui», facendo riferimento al caso Ocean Viking. Orlando in primis replica a Gori con un sarcastico «W le scissioni!”, d’altro canto sentenzia questa mattina il “fallimento” del dibattito da lui stesso iniziato: «Riuscire a fare polemica su un’affermazione abbastanza scontata, cioè che sarebbe meglio evitare la scissionite, malattia endemica della sinistra, è una bella impresa. Ma c’è chi ci riesce». Un altro esponente dem come Stefano Esposito però non ci sta alle critiche mosse contro Orlando e scrive «Andrea più le affermazioni sono semplici e più molta la polemica. Non si bada al contenuto ma a chi la scrive. Passa e vai se hai voglia di accettare in consiglio».