Ornella Muti, ai microfoni della trasmissione di Rai Due “Belve”, condotta da Francesca Fagnani, ha parlato di sé e della sua carriera. Un percorso professionale iniziato presto, forse troppo: “A 14 anni ritrovarsi su un set con un regista così di carattere come Damiano Damiani mi ha un po’ choccato – ha detto l’attrice –. Lui era un po’ violento, agiva e dirigeva in questo modo. E poi una ragazza così giovane, nonostante mia madre mi abbia seguito ovunque, è sempre esposta a pericoli. Ho vissuto momenti che non avrei voluto affrontare, ma ormai appartengono al passato”.
A livello caratteriale “sono sempre timida, non mi piace espormi tanto. Non mi piace mostrare le mie fragilità, anche se poi le mostro. Sono paziente, ma anche molto permalosa. La bellezza? Ti impedisce di sentirti te stessa, perché ci sono sempre le aspettative della gente su di te. Siamo esseri umani, invecchiamo: non possiamo mantenere lo stesso status per sempre”. Al Festival di Sanremo 2022 “ho un po’ subìto il caos, gli ordini. Ero molto tesa: alla fine si trattava solo di presentare delle canzoni…”. La polemica sull’uso terapeutico della cannabis “non me l’aspettavo posta in quei termini: io ci credo fermamente e il pensiero che venga ridicolizzato questo discorso lo trovo becero”.
ORNELLA MUTI: “NON SONO INNAMORATA, NON FACCIO S*SSO”
Nel prosieguo del suo intervento a “Belve”, Ornella Muti ha detto di non essere innamorata e di essersi fatta spesso pugnalare dagli uomini: “Incolpare gli altri è facile. Sono una sognatrice, mi faccio dei film, mi creo dei personaggi. Poi, quando arriva la realtà, ci rimango male, ma mi potevo svegliare prima… La relazione più appagante? Con mio marito, Federico Facchinetti. Ma poi stiamo parlando di s*sso all’età mia… Al momento l’ho escluso dalla mia vita, non so perché”.
Quanto alla relazione con Adriano Celentano, Ornella Muti ha asserito: “Non so perché abbia raccontato di punto in bianco la nostra relazione, forse si voleva togliere un peso. Abbiamo forse fatto uno sbaglio, ma un tradimento rimane un tradimento. Non si sa mai se gli uomini siano sinceri quando dicono di essere innamorati”. A 17 anni rimase incinta e “sentivo addosso il giudizio delle persone. Mi chiamavano ragazza madre, termine non bello. Sono una donna che ha avuto il coraggio di portare avanti una gravidanza. Non ero pronta a diventare mamma. Una mamma come me è faticosa, perché c’è sempre un termine di paragone. Mi è molto difficile parlare della paternità di Naike, penso che sia lei a doverlo fare”.