Ornella Vanoni svela un retroscena su Gino Paoli: “Mia madre mi diceva…”

Ornella Vanoni sarà protagonista il prossimo 5 agosto al Vittoriale per il Festival della Bellezza. La cantante ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in cui è tornata a parlare dei suoi amori di gioventù. Gino Paoli e Ornella Vanoni hanno intrattenuto per anni una relazione clandestina e controversa mentre il cantautore era sposato con Anna Fabbri. I due si conobbero nel 1960 a partire dalla loro frequentazione in comune della casa discografica Ricordi. Il loro sodalizio artistico continuò con lui che le fece cantare una serie di brani tutti usciti dalla sua penna: Anche se, Che cosa c’è e Gli innamorati sono sempre soli. Ornella Vanoni ha svelato un inedito retroscena sul rapporto con Gino Paoli: “Io mi sono innamorata di Gino Paoli quando non era ricco e mia madre mi diceva: come fai a essere innamorata di un uomo così cesso? Effettivamente non era bello, è migliorato invecchiando”.



La Vanoni ha vissuto una storia d’amore importante con Giorgio Strehler anche se ha ammesso che all’inizio la sua timidezza fu un ostacolo importante: “La nostra storia d’amore fu un grande scandalo. Io vivevo di Strehler ma lui non poteva far recitare la ragazza con cui aveva una relazione. Inoltre, mi diceva: amore hai un grande talento ma se sali sul palco è un miracolo, perché non hai i nervi per fare questo mestiere, e aveva ragione. Il vero problema era la mia timidezza, ho dovuto lottare per superarla, strisciavo lungo i muri, avevo paura persino del mio respiro”.



Ornella Vanoni, perché finì con Giorgio Strehler? “No avevo più voglia di…”

Ornella Vanoni ha poi chiarito i motivi della rottura con Giorgio Strehler. La donna ha raccontato nell’intervista al Corriere della Sera di non sopportare più alcuni suoi vizi. Ornella si riferisce in particolare al consumo di droghe che Strehler faceva. Qualche tempo fa infatti, Ornella aveva dichiarato: “Con lui finì perché non potevo seguirlo nella droga e negli altri suoi vizi”.

La Vanoni è tornata a parlare di quella relazione specificando che a lasciarlo fu proprio lei: “Durò quattro anni, l’ho lasciato io: non avevo più voglia di seguire certi suoi vizi, che non potevo condividere, ero stufa. Tuttavia, con Giorgio sono stata una spugna: seguivo tutte le prove che faceva con gli attori e una volta gli dissi non sono una lavagna su cui tu puoi scrivere, sono una spugna che assorbe tutto quello che dici. Quando ci siamo lasciati, gli scrissi in una lettera: sono stata la tua migliore allieva, sono cresciuta e diventata brava senza di te”. Anche sua madre non era affatto contenta della relazione che lei aveva intessuto con Strehler e quando lo lasciò fu una liberazione per tutti: “Quando mi vedeva in scena, mi criticava per i riflessi rossi sui capelli, diceva che solo le puttane li tingono di quel colore”, ha detto della madre.