Ornella Vanoni racconta il proprio successo ai microfoni del programma di Pino “Strabioli nel programma “In arte”. “Come si sopravvive alla diva?” chiede il conduttore. “Non prendendosi sul serio. Non mi sento una diva, mi sento una grande interprete e cantante che ha avuto la fortuna d’incontrare persone straordinarie”, risponde Ornella Vanoni a Pino Strabioli. “A me di Ornella Vanoni, non frega niente. A me piace entrare in modi diversi, visitare altre voci, altri mondi ed essere anch’io essere visitata”, spiega ancora l’artista. “Ero timidissima, veramente di una timidezza folle, forse anche dovuta al fatto che avevo questa cicatrice che mi ha fatto soffrire per molti anni. Mi sono inventata anche dei look, portavo il foulard legato per non far vedere il collo e tutto questo non aiutava una ragazza già timida”, racconta la Vanoni di oggi che, a 85 anni, è una delle più grandi star della musica italiana, amatissima sia dalla sua generazione che da quelle successiva (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Ornella Vanoni: “i napoletani hanno qualcosa in più”

“In Arte Ornella Vanoni” ci ha regalato un bellissimo ritratto di una delle signore della musica italiana. La mitica Ornella si è raccontata a cuore aperto dall’infanzia ai primi grandi successi fino alla consacrazione di interprete ed artista. “Quando ero piccola con i miei genitori affittavamo le case dai contadini e facevamo i capelli con la cacca della mucca” dice Ornella, che su se stessa precisa: “Ornella Vanoni per me a volte è una noia, faccio i duetti perchè mi diverto”. La sua passione per la musica l’ha spinta a viaggiare spesso, ma c’è un posto che più di altri l’ha segnata. Si tratta del Brasile su cui racconta: “produce musica straordinaria, i brasiliani sono un popolo allegro. A loro va sempre tutto bene, i napoletani sono un pò così, sensibili, ma hanno quel qualcosa in più che gli altri non hanno”. Parlando di Napoli impossibile non ricordare l’amico e collega Pino Daniele: “l’ho visto un anno e mezzo prima che morisse, lui mi disse ‘tu ancora che vuoi fare?”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



“Giro in casa ancora adesso in mutande e anche no!”

Ornella Vanoni a “In Arte” ha parlato anche della sua infanzia: “non avevo paura quando ero bambina, non mi piaceva studiare, dimenticavo la cartella in tram e i miei disperati mi hanno spedito a studiare le lingue, almeno quelle”. Poi la piccola Ornella è cresciuta dedicandosi dapprima al teatro e poi alla musica. Parlando proprio della sua carriera di attrice rivela: “non mi manca recitare. Quando ho potuto scegliere i ruoli ho subito vinto il premio come miglior attrice, a me piaceva la musica, come valore aggiunto la parola”. Il successo però non le ha risparmiato dolori e difficoltà come quando ha sofferto di depressione e crisi; come tutti anche la vita di Ornella è fatta di alti e bassi fino all’incontro con la fede. “Non avevo nessuna fede, un giorno che stavo proprio fuori di me, una mia amica mi ha presentato questa pastora brasiliana. Lei è evangelica, una cosa mi hanno insegnato gli evangelici, visto che in una cosa bisogna credere, io credo in Gesù, lo prego e mi sta molto simpatico” ha detto l’interprete che parlando della sua difficoltà a dormire ha precisato: “il mio non dormire viene dagli uomini, mi hanno turbata”. Poi regala al pubblico un altro momento davvero esilarante quando rivela: “giro in casa ancora adesso che me la cavo, e non sono la Venere di Milo, in mutande e anche no. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



“Fumo una canna prima di andare a dormire”

Ornella Vanoni si racconta nella puntata speciale “In Arte” di Pino Strabioli su Rai3. La cantante ripercorre la sua vita sia sul palcoscenico che nella vita privata. Un lungo viaggio nel mondo di Ornella che parlando del presente dice: “oggi è molto complicato, le donne ormai dopo il 68 hanno avuto la libertà di dire ‘io penso, quindi parlo’ e questa è stata una tragedia per gli uomini”. Poi ricorda quando da ragazzina ha dovuto lasciare la città di Milano per via della guerra: “quando è scoppiata la guerra siamo corsi alla stazione senza macchina, ricordo Milano che brucia, si sentono queste persone che urlano, mio padre aveva questo cappotto grigio e per farmi salire sul treno mi ha tirato su. Mi sentivo protetta e questa protezione mi ha spinto a cercare un uomo così, che oggi non c’è”. In pochi sanno che la Vanoni ha convissuto da sempre con un grande timidezza divenuta a volte anche paura: “ho sofferto di ansia, uno che non dorme 3 pesi si va in depressione. Erano anni che dormivo malissimo, uno mi ha fatto fumare una canna e allora mi sono detto vuoi vedere che questa è la mia medicina? Anche il mio dottore ha detto, non dovrei dirglielo, ma se funziona continui così”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)

“Lucio Dalla non è andato via, il più grande di tutti”

Ornella Vanoni ripercorre la sua straordinaria carriera di artista ed interprete. Parlando dei suoi dischi, la Vanoni non nasconde: “il mio disco più bello: “Argilla” un disco che io ho voluto tanto”. Poi Ornella racconta come ha scoperto il grande talento di Paolo Fresu: “a me mancava una tromba e leggo sul giornale un trafiletto di un trio, vado a vedere lo spettacolo e alle 2 vado a via e gli lascio un biglietto con il mio telefono. Adoro Paolo è un uomo geniale per un’intelligenza pazzesca”. La Vanoni ha sempre amato il jazz, anche se per l’artista il più grande è ancora oggi Lucio Dalla: “per me non è andato via, il più grande di tutti, non c’è discussione. Ricordo che mi chiamava e mi diceva ‘tesoro’ ho scritto una bellissima si chiama Cara, tesoro la canto io”. Impossibile non ricordare anche Domenico Modugno: “mi chiamava la formica perchè avevo la vita stretta e il sedere…” e Umberto Bindi: “è stato un uomo che ha sofferto molto per la sua omosessualità. Era timido, è stato un pò abbandonato”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)

“Da anni non ho un compagno, non è male”

Prosegue il racconto di Ornella Vanoni a “In Arte” su Rai3. La diva della musica italiana rivela: “sono libera, contenta di me stessa, anche in solitudine, perchè da anni non ho un compagno, ma le dirò che non è male. Questo cagnolino mi preoccupa, ok che è matta, ma la prima volta che gli ho dato un croccantino non sapevo che da lato darglielo…”. E’ come sempre ironica e sopra le righe la grande Ornella che si pronuncia anche sulla attuale situazione del mondo: “la situazione in cui viviamo, non abbiamo molto speranze, hai visto questa isola nel Pacifico tutta di plastica, come si fa a tornare indietro, non credo che ci siano possibilità. Il monte bianco sta colando giù come un cono alla crema”. Non mancano poi degli aneddoti sulla sua vita privata e sui suoi amori: “la mia tendenza uomini intelligenti, poveri. C’era un uomo ricco che mi guardava anche bello, io sceglievo quello povero, ma poi sono diventati ricchi dopo!”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)

“Non mi sento una diva, una grande cantante e interprete”

Ornella Vanoni, la signora della musica italiana è la prima protagonista di “In Arte“, lo speciale condotto da Pino Strabioli nella prima serata di Rai3. La prima puntata non poteva che essere dedicata ad una delle voci più belle del panorama artistico, una vera diva della musica italiana che non nasconde: “non mi sento una diva, una grande cantante e interprete, curiosa e che ha avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie. A me di Ornella Vanoni mi frega e non mi frega, a me piace molto di più entrare in mondi diversi, visitare altri mondi e altre musiche ed essere anche io a volte rivisitata”. La cantante poi racconta del brano “Tristezza” diventata una vera e propria hit nata però in Brasile: ” mi sono innamorata di questa canzone e l’ho portata in Italia”. La Vanoni rel passato ricorda: “ero di un timidezza tremenda, forse anche per via di questa cicatrice che mi ha fatto soffrire per tanti anni, mi sono inventata dei look per coprirla, ma tutto questo non aiuta una ragazza che è già timida”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)

“Non ne posso più di parlare di Gino Paoli”

Un mito intramontabile quello di Ornella Vanoni, anche se uno dei suoi tanti meriti è di essere riuscita ad andare oltre l’etichetta di leggenda della musica italiana. Il segreto? “Non prendersi sul serio“, dice a Pino Strabioli in occasione della puntata di “In arte” la Vanoni, che andrà in onda su Rai 3 nella prima serata di oggi, domenica 1 dicembre 2019. A quanto pare c’è solo una domanda a cui sceglierà di non rispondere e non è di certo un mistero visto che negli anni Ornella ha dimostrato una certa insofferenza verso questo particolare punto interrogativo. “Io non ne posso più di parlare di Paoli, chiedete a lui di me”, risponde seccata al conduttore. La cantante e Gino Paoli hanno infatti condiviso non solo un’alleanza artistica importante, ma anche una storia d’amore che ha lasciato alla Vanoni l’amaro in bocca. “Mi tradiva in continuazione. Poi, non lo trovavo mai“, ha dichiarato tempo fa a Il Corriere della Sera, “E piangevo. L’ho lasciato col cuore che era uno spezzatino. Sua moglie mi disse: ‘Se me lo porti via, non vivo’. Io me ne andai. Lui mi ha dato la colpa d’essere sparita e si mise subito con Stefania Sandrelli“. Eppure nonostante tutto, ancora oggi i due amano condividere il palco nelle occasioni possibili. L’amore ha lasciato da tempo il posto ad un sentimento che unisce affetto e musica. “Senza fine“, come il titolo di uno dei brani più celebri che i due hanno regalato al pubblico italiano.

Ornella Vanoni tra gaffes e critiche…

Le gaffes di Ornella Vanoni sono ormai diventate una delle particolarità più divertenti della presenza in tv della nota cantante. Nessuna indignazione per le sue dichiarazioni, ma tanta simpatia che continua ad accrescere la sua popolarità. Uno degli ultimi scivoloni è avvenuto di recente durante “Una Storia da Cantare“, il programma in tre serate andato in onda su Rai 1 con un omaggio a Fabrizio De Andrè alcuni giorni fa. “Non si vede un ca**o. Dai con questa luce! Ricomincio“, ha detto Ornella fermando la sua esibizione sulle note di “Bocca di rosa” subito dopo aver interpretato le prime strofe. “Ca**o non sta bene perché poi non mi chiamano più“, continua, “Però ho una luce qua, che non ne hai idea. Ricominciamo. Scusate, ca**o non l’ho detto“. Un siparietto che ha divertito molto il pubblico da casa, che si è lanciato in diverse manifestazioni d’affetto su Twitter. C’è però chi non ride molto alle parole spesso crude della Vanoni, come Mietta. A distanza di diversi mesi dalla pesante critica che la cantante ormai 85enne ha fatto a “Vattene amore“, durante la sua presenza come giudice nel talent “Ora o mai più“, Mietta ha deciso di mettere i puntini sulle i per difendere il brano che ha cantato nel ’90 a Sanremo al fianco di Amedeo Minghi. “Probabilmente non ha letto bene il testo“, ha replicato la cantante tarantina a “Vieni da me“, “Credo che si possa dire solo una cosa: quando una canzone piace tantissimo, chapeau. Fine, nient’altro: non si possono dire altre cose“.