Domani è un altro giorno, come recita il titolo di una delle sue canzoni più belle? “Un corno, domani è sabato!”: con la sua consueta verve Ornella Vanoni liquida con una battuta l’ultima polemica che l’ha vista protagonista e in una intervista telefonica concessa quest’oggi al quotidiano La Repubblica, l’85enne artista originaria di Milano fa una cosa che purtroppo nel mondo della politica e dello showbiz attuale è rara, ovvero chiede scusa. “La battuta su Silvia Romano? Ho sbagliato e lo dico senza problemi” ha affermato la Vanoni a proposito dell’allusione sibillina al fatto che la ragazza sia tornata in tempo in Italia per la Festa della Mamma e che, se era felice e convertita, poteva restarsene dov’era. “Volevo fare una battuta ma non è il momento, mi è venuta così perché è il mio carattere, ma è meglio stare zitti perché non sappiamo niente di quello che lei pensa” ha aggiunto la Vanoni accennando poi al fatto che le sue improvvide dichiarazioni hanno dato la stura alla prevedibile tempesta social di infamie condita da frasi irripetibili, fotomontaggi e video contro la Romano. “Li ho subito cancellati, erano video violenti che girano ancora in rete” ha aggiunto, chiudendo la questione col suggerimento a tutti di restare tutti quanti più calmi.
ORNELLA VANONI, “CHIEDO SCUSA PER LA BATTUTA SU SILVIA ROMANO”
Nel prosieguo dell’intervista, tuttavia, Ornella Vanoni torna proprio su “Domani è un altro giorno” e la nuova veste sonora che lei ha dato alla canzone, a suo dire mai interpretata così intensamente, dopo una richiesta dell’etichetta Warner Music e la collaborazione che ne è venuta fuori con Paolo Fresu e Rita Marcotullli. “Il jazz mi piace perché è libertà” ha spiegato l’artista in riferimento alla collaborazione e ricordando di aver scoperto questo genere da giovane grazie a Gino Paoli ma anche il suo album “Ornella &…” con vario successi italiani interpretati da stelle del jazz mondiale. E dopo aver espresso apprezzamento per il fatto che oggi grazie al web anche tanti giovani possono scoprirla, la Vanoni parla di come ha vissuto questi due mesi in isolamento casalingo a causa della pandemia da Coronavirus e il lockdown: “Per 60 anni, quelli del mio lavoro, ho vissuto di corsa: ora per la prima volta non ho fatto nulla ed è stato fantastico” ha detto la cantautrice, definendosi pigra e quasi zen e dicendo di aver apprezzato molto il fatto di aver avuto più tempo per sentire le sue amiche anche se spesso parlavano “di mascherine”. E conclude: “Se mi obbligassero a cantare con la mascherina? Non so, sarebbe tutto ovattato… ma la vera tragedia oltre alle morti sono le persone che restano senza salario o assicurazione e come anche molti tecnici del mondo della musica che io conosco”.