Ornella Vanoni, apprezzata interprete della musica italiana, ha detto la sua sul vaccino anti-Covid nel corso della Mostra del Cinema di Venezia, dove oggi è protagonista del film di Elisa Fuksas “Senza fine” e dove ha ricevuto il Soundtrack Stars Award alla carriera. Secondo quanto dichiarato dall’artista, “la vaccinazione deve essere obbligatoria, come è stato per il vaiolo o la poliomielite”. Insomma, un autentico appello pro-vax da parte dell’interprete del tormentone estivo “Toy Boy” con Colapesce e Dimartino, che ha riscosso un ottimo successo.
“L’unica perplessità – ha aggiunto la donna – su questo vaccino è che è stato fatto in fretta, ma ha salvato un sacco di persone”. Poi, un’offensiva nei confronti dei no vax, in merito ai quali ha speso parole non propriamente al miele: “Io non li capisco. Vogliono essere liberi di cosa? Di morire? Pure il no al Green Pass non lo capisco, anche se ho amici come Massimo Cacciari che sono contrari. Io francamente non vedo il problema, non vedo questa limitazione di libertà”.
ORNELLA VANONI: “SÌ ALL’OBBLIGO VACCINALE. IL FILM? NON HO MAI RECITATO…”
Nel prosieguo della chiacchierata, Ornella Vanoni, a seguito del suo parere favorevole circa l’introduzione dell’obbligo vaccinale in Italia, ha raccontato la propria esperienza sul set nella pellicola della regista Fuksas: “Io non ho mai recitato, sono sempre stata me stessa. In alcuni momenti ho pensato di morire. Alcune cose erano oltre le mie possibilità, come la richiesta di girare in piscina dopo cena. Ma siamo matti?”.
Successivamente, l’artista ha raccontato che nel film confessa anche di non capire come mai uno dei brani più amati del suo repertorio sia “L’Appuntamento”, “una canzone così triste… Probabilmente la frase iniziale, ‘ho sbagliato tante volte’, fa sì che ci si identifichino tutti, anche i bambini di 10 anni”. Infine, è intervenuta Elisa Fuksas, che ha voluto effettuare una precisazione sul lungometraggio: “Non è un film definitivo sulla Vanoni, è un film sul nostro incontro ed è sgangherato come lo siamo noi. Ornella mi ha insegnato ad essere coraggiosa”.