Ornella Vanoni e le canne: “prima di dormire devo farmene una o due”
Ornella Vanoni è tra gli ospiti di Buon Natale anche a te, lo speciale televisivo di Elisa. La cantante si è raccontata a cuore aperto: dall’amore alla violenza sulle donne fino alla passione per le canne. La straordinaria interprete si è raccontata al BSMT di Gianluca Gazzoli con ironia e simpatia trattando diverse tematiche. Una lunga chiacchierata con la Vanoni che è tornata a parlare della sua passione per il fumo precisando: “non lo uso durante il giorno per divertirmi. Io prima di dormire devo farmi una canna o due, altrimenti non mi si spegne il cervello. È da quando l’ho scoperto, cinquant’anni fa, che vado avanti così, sennò non dormo”.
In passato la cantante durante un’intervista rilasciata a Che tempo che fa da Fabio Fazio rivelò di essere alla ricerca di una badante capace di rollare; una richiesta che è diventata oggetto di dibattito pubblico con il popolo dei social che è letteralmente impazzito!
Ornella Vanoni ricorda Pino Daniele: “era la voce del cuore”
“Tempo fa feci una battuta, dissi che più avanti mi sarebbe servita una badante che sapesse rollare. I ragazzi hanno cominciato a fermarmi per strada dicendomi che sapevano rollare da Dio” ha ripreso Ornella Vanoni che recentemente è tornata con un nuovo album e una nuova canzone dal titolo “Calma rivoluzionaria” con Samuele Bersani. All’interno del disco c’è anche Anima, una delle canzoni più belle di Pino Daniele su cui ha detto: “Pino era la voce del cuore, una voce meravigliosa”. La cantante ha parlato anche dei cantanti di oggi rivelando di essere affascinata da Marracash: “ha un’aria molto virile, che non è male in questo mondo un po’ moscio. Certo, ha un carattere complesso, ma un artista bravo davvero che non ha delle cadute me lo dovete presentare”.
Infine impossibile non parlare della violenza sulle donne oramai diventata quotidiana: “per me dovrebbero essere gli uomini a raccogliere fondi per le donne, ad esporsi e parlare di educazione sentimentale. Basterebbe la parola rispetto. È assurdo aver paura di dire “basta” o “non ti voglio più”. Non è un’offesa. Ma ci sono uomini molto fragili che hanno un’educazione che dipende ancora dal patriarcato. Che sembra una cosa obsoleta. Ma c’è e lo si vede”.