Una scuola elementare nel Regno Unito è finita nella bufera per aver usato un orsacchiotto trans per “indottrinare” bambini di 10 anni. Lo scandalo è scoppiato quando è stato diffuso il video di una lezione tenuta nell’istituto scolastico di St Albans, nell’Hertfordshire, in cui si vede un’insegnante che tiene in mano un libro illustrato intitolato “Introducendo un orsacchiotto per spiegare le questioni transgender“. L’insegnante racconta il momento in cui, nel libro illustrato, “Thomas l’orsacchiotto” scopre di essere transgender. «Se te lo dico potresti non essere più mio amico», dice l’orsacchiotto trans al suo migliore amico. Questi risponde: «Sarò sempre tuo amico Thomas».
L’insegnante, come ricostruito dal Telegraph, prosegue nella lettura del libro: «Thomas l’orsacchiotto fece un respiro profondo: “Ho bisogno di essere me stesso Errol, nel mio cuore ho sempre saputo di essere un orsacchiotto femmina e non un orsacchiotto maschio. Vorrei chiamarmi Tilly e non Thomas”». Riporta anche la risposta del migliore amico dell’orsacchiotto indicata nel libro: «“Oh, è per questo che sei così triste”, chiese Errol. Non mi importa se sei un orsacchiotto femmina o maschio, l’importante è che tu sia mio amico». La lezione è stata organizzata da No Outsiders, un’associazione di beneficenza creata da Andrew Moffat, un insegnante gay della Parkfield Community School di Birmingham che ha dovuto affrontare le proteste dei genitori musulmani che chiedevano di cacciarlo per aver insegnato agli alunni le relazioni omosessuali.
BUFERA IN UK PER LA LEZIONE CON L’ORSACCHIOTTO TRANS
Il libro sull’orsacchiotto trans è uno dei tanti usati da No Outsiders, stando a quanto riportato dal Mail on Sunday, e i piani didattici gratuiti del gruppo sono utilizzati da centinaia di scuole in aree come Bristol e Watford. In un video promozionale di No Outsiders, si vede un’alunna della scuola primaria che commenta la storia dell’orsetto: «Se pensate che i bambini non possano sopportare di sentire questo genere di cose, allora non siete abbastanza maturi per capire che va bene, che va assolutamente bene e che non c’è niente di male». Durante la lezione alla scuola elementare di St Albans, un attivista di No Outsider ha chiesto alla classe il significato della parola transgender. Molti bambini di 10 anni hanno alzato la mano e uno ha risposto che «non è necessario dire che sei un maschio o una femmina, puoi dire che sei un “loro”». La lezione è stata criticata da alcuni attivisti.
Lucy Marsh, del Family Education Trust, un gruppo che studia le cause e gli effetti della disgregazione familiare, ha dichiarato al Telegraph: «Insegnare ai bambini che potrebbero essere ‘nati nel corpo sbagliato’ è un indottrinamento dannoso. L’identità di genere è un’ideologia controversa che non dovrebbe mai essere insegnata come un dato di fatto nelle scuole. Questa ideologia conduce i bambini sulla strada della transizione sociale e di un potenziale intervento medico irreversibile che può causare problemi di salute a lungo termine e infertilità». Invece, il fondatore di No Outsiders Moffat rivendica gli obiettivi del gruppo: «Come insegnanti, dobbiamo trovare il modo di preparare i bambini alla vita nella Gran Bretagna moderna, dove incontreranno persone cristiane, musulmane, indù, sikh o che non hanno fede, o che hanno famiglie e sessualità diverse, e potranno andare nel mondo con fiducia sapendo che possono vivere e lavorare ovunque. È una risorsa che aiuta le scuole e fornisce loro un quadro di riferimento per insegnare ai bambini che siamo tutti diversi, ma che in realtà è fantastico».