Nuova polemica con il professor Alessandro Orsini protagonista. Dopo la bufera scoppiata la scorsa settimana per il suo primo intervento a Piazzapulita sulla guerra in Ucraina, il docente di sociologia del terrorismo internazionale alla Luiss di Roma, nonché direttore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale dell’università capitolina, è tornato a parlare dell’invasione della Russia, facendo delle premesse. “Parlo a titolo personale, non rappresento nessuno, condanno l’invasione della Russia e sono schierato dalla parte dell’Ucraina. Quando un professore universitario prima di parlare deve fare tutte queste premesse, non è un bel clima”. Poi ha ammesso che la sua analisi può risultare incomprensibile, ma perché in Italia non sono passate delle informazioni.



La Nato ha fatto tre gigantesche esercitazioni militari con scenari di guerra in Ucraina. Una nel giugno del 2021, che si chiama Brezza Marina e che ha coinvolto 32 Paesi. Lei mi dirà: come è possibile se i Paesi della Nato sono 30? Hanno invitato anche l’Australia che tecnicamente non ne fa parte e altri Paesi amici”. Inoltre, ha citato un’esercitazione del luglio 2021, “Tre Spade”, l’ultima nel settembre 2021, “Tridente rapido”. In quest’ultima la Russia ha sparato su navi della Nato. “Putin ha detto di fermarsi perché stavamo portando la situazione ad un punto di collasso. La Von der Leyen dov’era quando succedeva questo?”.



“NEL 2018 DISSI CHE RUSSIA AVREBBE INVASO UCRAINA”

Il professor Alessandro Orsini ha rivelato di averne discusso già in una audizione in Senato del 4 dicembre 2018. “Dissi che avrebbe sfondato il fronte. Ora sta scoppiando un’altra guerra in Georgia, dove la situazione è speculare. Nel 2008 ha creato due repubbliche indipendenti e noi nel luglio nel 2021 abbiamo fatto una gigantesca esercitazione militare nella Georgia”. Ma ha parlato anche del senso di colpa che dovremmo avere. “Noi italiani non dobbiamo sentirci in colpa se non diamo le armi agli ucraini, ma per aver indotto gli ucraini a credere che li avremmo difesi in caso di un attacco della Russia”.



Parlando dei colloqui tra l’Occidente e Vladimir Putin si è consumato lo scontro con la politologa Nathalie Tocci dell’Istituto Affari Internazionali. “L’Ucraina non è casa sua, questo è il punto di fondo”. Allora il docente l’ha attaccata: “Ragionamenti come i tuoi faranno mandare avanti questa guerra. Ne faranno scoppiare altre. Non so se te ne sei accorta. È dentro l’Ucraina”.