Alessandro Orsini torna a Non è l’Arena di Massimo Giletti e per gran parte del suo intervento sembra di essere di fronte ad un’intervista che passerà inosservata, non fosse altro che i temi trattati dal docente della Luiss sono ormai ben noti e quindi non fanno più scalpore. «L’Italia è un Paese satellite degli Stati Uniti», critiche al presidente del Consiglio Mario Draghi, personalismi vari come in occasione della riflessione sullo scontro dei giorni scorsi con Andrea Ruggieri. Una battuta su Silvio Berlusconi, per il quale stava per fare una «figuraccia enorme» perché era pronto a ringraziarlo per le sue dichiarazioni sull’Ucraina (quelle che hanno fatto discutere e costretto il leader di Forza Italia ad aggiustare il tiro), salvo poi desistere e rendersi conto che poi aveva ritrattato. Poi però all’improvviso il colpo di scena. Alessandro Orsini è, infatti, riuscito a tirar fuori l’affermazione giusta per indignare e scatenare il dibattito così da tornarne protagonista. Lo fa parlando della Turchia.

ALESSANDRO ORSINI SU TURCHIA “HA COMBATTUTO ISIS”

«Ci sono tre Paesi su cui la disinformazione è totale in Italia: sono l’Iran, la Corea del Nord e chiaramente anche la Turchia. Quindi, quasi tutto quello che sappiamo è distorto», ha dichiarato Alessandro Orsini a Non è l’Arena. Quindi, ha fatto riferimento ad alcune ricerche condotte per un sui libro: «Ho documentato scientificamente che la Turchia è stato lo Stato, insieme con l’Iran, e chiaramente anche con i curdi ma se parliamo di Stati allora Turchia e Iran, hanno dato il contributo più grande nella lotta contro l’Isis sul campo».

Cosa vuol dire? «I soldati turchi e iraniani si sono sparati in faccia con i militanti dell’Isis. La Turchia ha sfondato il fronte siriano a nord e ha sparato in faccia per mesi all’Isis. Chi non lo ha fatto sono Stati Uniti e Italia». Invece la Turchia «li ha mandati, mentre noi occidentali calunniamo la Turchia dicendo che vuole portare l’Isis in Occidente». Parole che hanno fatto scalpore subito sui social, con la giornalista Francesca Manocchi che ha commentato: «La Turchia? adoro. C’erano le corsie preferenziali in Turchia per far entrare i foreign fighters in Siria». Ma anche per il mancato intervento di Massimo Giletti sui curdi…