Qualcuno potrebbe definirlo un dibattito acceso, in realtà è uno scontro senza esclusione di colpi quello che va in scena a Cartabianca tra Andrea Ruggieri e Alessandro Orsini. Il deputato di Forza Italia e il professore della Luis si sono scambiati insulti personali e offese tralasciando il tema della guerra in Ucraina su cui ci si stava confrontando. «La situazione è molto complessa, non ci sono soluzioni facili, e da chi è contrario all’invio di armi non ho sentito una via concreta. È una decisione complessa, va benissimo, però quando uno critica una decisione votata all’unanimità dal Parlamento deve offrire un’alternativa», ha esordito il politico.

Il riferimento è alle critiche mosse dal docente al voto sugli aiuti umanitari all’Ucraina. Non è tardata ad arrivare la replica del sociologo. «Il Parlamento ha votato all’unanimità tanti orrori, anche le leggi fasciste». Non poteva che nascere un parapiglia, infatti per diversi minuti non si è capita alcuna parola. Una situazione imbarazzante nella quale la conduttrice Bianca Berlinguer ha faticato a riportare la calma.

INSULTI TRA ORSINI E RUGGIERI A CARTABIANCA

«Minus habens», sono le prime parole che si riescono a distinguere nel caos. Ed è Alessandro Orsini a rivolgerle ad Andrea Ruggieri. «Io vorrei denunciare il fatto che un parlamentare in Italia attacchi privati cittadini», ha proseguito il docente della Luiss a Cartabianca. Il deputato di Forza Italia ha ribattuto: «È un mitomane». Ma poi ha dovuto incassare l’attacco: «Se lei mi dà dello squilibrato. io le dico che lei è un povero cretino, un prepotente». Già in precedenza i loro animi si erano scaldati, in particolare quando il parlamentare criticando i modi didascalici del docente di spiegare i concetti aveva detto: «È un uomo intelligente, non siamo tutti più scemi di lei».

In quel caso, la risposta era stata: «Nel suo caso qualche dubbio lo avrei». Alessandro Orsini ha quindi spiegato perché era fondamentale per lui dire quelle cose: «Devo dimostrare che non bisogna avere paura di un parlamentare prepotente. È un problema pedagogico. Io mi sono solo difeso, lei mi ha dato del buffone. Se lo fa un giornalista o una persona comune non rispondo, se lo fa un parlamentare o un ministro mi ribello. Non può farlo». Invece Andrea Ruggieri lo aveva definito un «pupazzo» perché «diceva che nel 2018 avremo subito un attentato dell’Isis».