Nuovi aggiornamenti sull’orso M49, fuggito dal recinto del Casteller (trento) ed avvistato da una foto trappola nei boschi della Marzola. Come vi abbiamo raccontato, l’animale rischia l’abbattimento e la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale sulle leggi di Trento e Bolzano sulla cattura ed eventuale uccisione di orsi e lupi. «Il potere è diretto a prevenire danni gravi alle colture, all’allevamento e a garantire la sicurezza pubblica, quando non esista altra soluzione valida, ed è subordinato al parere preventivo dell’Ispra», il commento della Consulta riportato da Tg Com 24. Continuano gli appelli sui social network per tutelare l’animale, con l’Enpa che ha ordinato «di non sparare», minacciando una denuncia nei confronti del carnefice. E Lav ha evidenziato che sarebbe pericoloso sparare nei confronti dell’orso: essendo senza radiocollare c’è il rischio di uccidere un altro animale. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



ORSO M49: “LO TROVERANNO, NON LO UCCIDANO”

M49, l’orso in fuga, “evaso” nella notte fra il 14 e il 15 luglio dal recinto di Casteller, è stato immortalato dalla fototrappola alle 9.29 di oggi nei boschi della Marzola, a sud di Trento. Scappato scavalcando una recinzione elettrificata di 4 metri e senza più radiocollare, l’animale aveva fatto perdere le sue tracce, fino ad oggi. Secondo Daniela D’Amico, coordinatrice del Parco Nazionale d’Abruzzo sentita da “La Repubblica”, l’orso ha “purtroppo” le ore contate:”In una sola notte potrebbe aver fatto anche 70-80 chilometri. Di sicuro si è fermato per dormire e mangiare. E’ bello ipotizzare che sia al riparo, che stia fuggendo magari verso la sua Slovenia, ma la realtà e che anche senza collare un orso lo ritrovi. L’avvisteranno. Qui in Abruzzo abbiamo visto fare agli orsi cose incredibili, sono davvero intelligenti. Se M49 ha visto l’opportunità di fuggire l’ha fatto, forse superando la prima scossa poi è riuscito ad andare avanti. Non sappiamo se ha memoria del dolore né conosciamo la sua soglia di resistenza. Di sicuro siamo tutti rimasti increduli: è una fuga da Alcatraz, in sostanza impossibile, ma uno su mille può riuscirci”. D’Amico conclude:”La mia opinione è che lo troveranno. A quel punto bisogna capire cosa succederà. Spero vivamente che si faccia di tutto per evitare – come da dichiarazioni politiche della prima ora – di uccidere un animale solo perché non particolarmente educato. Il problema con gli allevatori lo abbiamo anche da noi, ma esistono dei risarcimenti, delle politiche. Non si può pensare di aver rintrodotto un orso sloveno e poi volerlo ammazzare solo perché non “educato” come altri”. (agg. di Dario D’Angelo)



ORSO M49 IN FUGA DA RECINTO ELETTRIFICATO

Nella notte tra domenica e lunedì, l’orso M49 era stato preso dopo una ordinanza di cattura firmata dalla Provincia di Trento e rinchiuso nel Centro Casteller, in un recinto elettrificato. Tuttavia, il richiamo della natura ha avuto la meglio ed il grosso animale è riuscito a scappare come un vero e proprio galeotto d’altri tempi, superando la barriera a 7000 volt. A darne notizia, come spiega Quotidiano.net, è stato oggi lo stesso governatore del Trentino, Maurizio Fugatti, il quale non ha nascosto un certo imbarazzo ed ha annunciato la caccia in corso da parte dei forestali anche con l’ausilio dei cani. L’animale si sarebbe diretto nella zona del gruppo montuoso della Vigolana, sopra Trento. Al momento però non ci sono notizie di una sua nuova cattura. “Se M49 si avvicinerà a zone abitate, i forestali hanno l’autorizzazione ad abbatterlo”, ha annunciato Fugatti. Il plantigrado fuggiasco, prima di tentare nuovamente di evadere, era stato catturato attraverso una trappola a tubo e successivamente trasportato nel centro faunistico del Casteller. Qui era stato sistemato in una zona recitata da un muro elettrificato a 7mila volt.



ORSO M49 FUGGE DA RECINTO ELETTRIFICATO: RISCHIA ABBATTIMENTO

Le scariche elettriche del recinto che lo ospitava non hanno fermato l’orso M49 (riconosciuto solo per mezzo di una sigla dal momento che non ha neppure un suo vero nome) che è riuscito a salire su un muro di 4 metri di altezza e scavalcarlo, dandosi alla fuga. Ora però è ad alto rischio abbattimento a causa della sua dimostrata pericolosità, almeno stando alle parole del governatore del Trentino Fugatti. “Il fatto che l’orso sia riuscito a scavalcare una recinzione elettrificata con sette fili a 7mila volt, certificata dal ministero e da Ispra – ha poi sottolineato – dimostra il fatto come questo esemplare fosse pericoloso e ci fosse un problema di sicurezza pubblica tale da giustificare l’ordinanza di cattura, scelta non appoggiata dal Ministero”. Adesso le ricerche proseguono concentrandosi in particolare nella zona del Casteller in Val Rendena dove si suppone possa essersi nascosto dopo l’evasione.