E’ di nuovo polemica in Trentino Alto Adige a seguito di un video divenuto virale nelle ultime ore, in cui si deve un orso che “passeggia” per le vie del paese. L’ultimo avvistamento, così come precisato dal quotidiano Il Giorno attraverso il suo sito online, ci viene dalla Val di Sole e precisamente dal comune di Malè, che ha chiesto degli interventi urgenti “per evitare che in futuro avvengano accadimenti dolorosi e drammatici”, ricordando la morte di un anno fa del povero 23enne Andrea Papi, runner che venne aggredito a morte proprio in quella valle.
Dopo l’avvistamento di una settimana fa in quel di Bozzana, con un orso che si aggirava guardingo vicino ad un seggio, due notti fa un esemplare è stato catturato nel centro di Malè, in una zona dove pochi minuti prima c’era stata una festa di bambini. Ma avvistamenti, come aggiunge sempre il Giorno, sono stati effettuati anche in Veneto, nel bresciano e in altre zone del Trentino, regione quest’ultima dove si stima vi siano almeno un centinaio di plantigradi.
ORSO NEL CENTRO ABITATO DI MALÈ: LA RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
L’amministrazione comunale di Malè, alla luce di questo episodio che fortunatamente non ha causato alcun problema, ha chiesto che vengano “immediatamente messi in sicurezza gli operatori della protezione civile, dotandoli almeno dello spray anti orso per poter agire in sicurezza. In secondo luogo occorre iniziare una seria gestione del problema orso, con controllo dei numeri dei capi attraverso il corpo forestale e immediata rimozione degli esemplari problematici e confidenti; le soluzioni finora adottate, come i cassonetti anti orsi già installati nel Comune di Malé, si dimostrano non sufficienti e semplici palliativi”.
E ancora: “La Provincia già oggi può e deve comunque intervenire con gli strumenti legislativi vigenti e si sollecita, quindi, una seria e tempestiva presa in carico della situazione. L’amministrazione del Comune di Malé fa appello a tutte le istituzioni in grado di agire (Unione Europea, Stato e Provincia), per evitare che in futuro avvengano accadimenti dolorosi e drammatici”.
ORSO NEL CENTRO ABITATO DI MALÈ: GLI AMBIENTALISTI RISPONDO AGLI AMMINISTRATORI
Come spesso e volentieri accade in queste situazioni, alle richieste di misure contro gli orsi hanno risposto gli animalisti, a cominciare dai militanti di Centopercentoanimalisti, che hanno esposto uno striscione di denuncia puntando il dito nei confronti della politica della giunta provinciale di Trento che a loro avviso: “insiste nella criminalizzazione degli animali e nella ricerca di ogni pretesto per abbatterli; in questo si seguono i desideri di cacciatori, speculatori, allevatori, insomma la parte più arretrata della popolazione trentina”.
Anche Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, non ci è andata per la leggera, e secondo gli stessi il problema sarebbe da ricercare nella mancanza di adeguate misure di prevenzione che possano mettere in sicurezza residenti, escursionisti e animali stessi, e che eviterebbero alla fauna di sconfinare nei centri abitati. Insomma, l’ennesima querelle a distanza che probabilmente non porterà da nessuna parte.