Dopo quasi un giorno di ricerche purtroppo è stato trovato morto il 23enne tuffatosi in mare dal suo pedalò a Jesolo: si consuma così appieno la tragedia in mare nel Ferragosto italiano, dopo i due fratellini di Ortona morti sballottati sugli scogli e poi annegati. Questa mattina il corpo del 23enne disperso ieri pomeriggio a Jesolo è stato ritrovato al largo della Torretta 17 vicino a dove si era tuffato con gli amici: ancora misteriose le cause della tragedia, ma forse un malore può aver colto il ragazzo straniero che con alcuni compagni si era avventurato al largo con il pedalò. Ortona oggi piange invece i suoi due ragazzini cinesi dopo la terribile notizie giunta ieri dal mare d’Abruzzo: «Sono profondamente addolorato per la terribile tragedia in cui hanno perso la vita due fratellini di Montesilvano, una di quelle notizie che non vorresti mai sentire. Mi stringo ai genitori in questo momento di inconsolabile dolore e a tutta la comunità presente in città porgo le mie più sentite condoglianze», sono le parole raccolte dall’Ansa del sindaco di Montesilvano De Martinis, dove vive la famiglia di origine cinese colpita dalla tragedia.
ANCORA INTROVABILE IL 23ENNE DI JESOLO
Sono durate tutto il pomeriggio di Ferragosto le ricerche del 23enne, originario del Senegal e di professione operaio, residente con la famiglia a Ponte di Piave e disperso in mare a Jesolo, dopo essersi tuffato da un pedalò affittato con degli amici ed il fratello. Anche degli elicotteri hanno sorvolato la zona dove il giovane risulta disperso, ma senza alcun risultato. Incidente inspiegabile all’apparenza, visto che il mare era calmo e il pedalò non si era spinto a più di 200 metri dalla riva. Nonostante questo, il 23enne sembra dissolto nel nulla. Oltre agli elicotteri è intervenuto anche un mezzo dei vigili del fuoco, un’imbarcazione con due sommozzatori, ma con il sopraggiungere dell’oscurità è ormai probabile che le ricerche proseguiranno solo nella giornata di domani. (agg. di Fabio Belli)
FATALI GLI URTI CONTRO GLI SCOGLI
Stando a diversi elementi riportati dagli inviati di Rai News24 e Tg Com24 la tragedia di Ortona assume un contorno più dettagliato: il papà assieme ai due bimbi rimasti prima dispersi e poi purtroppo trovati senza vita si trovavano su una spiaggia libera dove non era presenta alcuna segnaletica sulla bandiera rossa esposta invece negli altri stabilimenti balneari della zona abruzzese. Sono stati sorpresi dalla violenza delle onde che di colpo li ha sballottati contro gli scogli: il padre ha provato a salvare i figli mentre nuotava ma a causa di un malore per gli “schiaffi” ricevuti dalle onde non è riuscito a raggiungere gli amati figli. Alcuni bagnanti lo hanno soccorso e hanno dato poi l’allarme per cercare i fratellini purtroppo trovati qualche ora dopo senza vita a tre metri di profondità vicino allo chalet “Punto Verde”. Seconda potenziale tragedia a Jesolo di cui ancora non si hanno notizie del 20enne tuffatosi dal pedalò, terza invece sicura tragedia di Ferragosto in spiaggia a Trani in Puglia: un uomo di 63 anni è morto forse per un malore mentre stava facendo un bagno in mare nei pressi del Lido Colonna. A lanciare l’allarme alcuni bagnanti, ma a nulla sono valsi i tentativi di soccorso dei bagnini e dei soccorritori del 118: purtroppo all’arrivo di tutti i soccorsi utili l’uomo era già senza vita depositato sul fondale della spiaggia.
ORTONA, DUE FRATELLINI MORTI ANNEGATI
Sono rimasti dispersi per ore nel mare di Ortona (Chieti) prima di essere ritrovati purtroppo morti poco fa dalle forze dell’ordine e dai bagnini della stazione di Tollo: si tratta di due giovanissimi ragazzini cinesi di 11 e 14 anni che nelle scorse ore hanno fatto preoccupare la famiglia soprattutto il padre col quale pare stessero facendo un bagno nel mare agitato. Dalla spiaggia – secondo le prime informazioni riportate da Repubblica – si sono accorti che i tre erano in difficoltà e sono usciti con la barca di salvataggio per andare in salvo della famigliola: il genitore è stato tratto in salvo mentre purtroppo i due ragazzini non sono stati trovati. A quel punto sono entrati in azione i medici del 118 e i Vigili del Fuoco, coordinati da Carabinieri e Guardia Costiera finanche un elicottero e diversi sommozzatori dell’Arma. Niente da fare, per ore non sono stati trovati finché poco fa l’avvistamento dei corpi (attorno alle 16.30) è stato segnalato al largo di Ortona. I due giovanissimi vivevano a Montesilvano (Pescara) e si trovavano in vacanza con la famiglia quando, pare, siano stati sbattuti sugli scogli per il mare in tempesta.
JESOLO, DISPERSO UN ALTRO GIOVANE DOPO TUFFO IN MARE
Resta da capire perché i due ragazzi assieme al padre si siano buttati in acqua nonostante la marea non fosse per nulla calma e nonostante i ragazzini fossero molto giovani e per nulla esperti del bagno al largo. L’uomo è stato salvato e ricoverato sotto choc, di certo verrà aperta un’inchiesta per chiarire i contorni di quella che è una terribile tragedia nel giorno di Ferragosto; purtroppo pare non essere l’unica visto quando sta succedendo sempre in queste ore in Veneto, sul litorale di Jesolo. Sono state avviate diverse ricerche in mare dopo che un 20enne da un pedalò si è tuffato in acqua e non è più rinvenuto su: come riporta Fanpage, dopo le prime verifiche condotte dal personale di salvataggio della spiaggia, «è stato chiesto l’intervento dei sommozzatori dei Vigili dei fuoco e della Guardia costiera». Del corpo del giovane italiano ancora non v’è traccia e il rischio fortissimo che l’epilogo sia simile a quello di Ortona purtroppo cresce ogni minuto che passa.