Non sarà neanche Oscar di Montigny il candidato sindaco di Milano. Nelle scorse ore il manager di Medionalum si è sfilato dalla corsa alle amministrative meneghine, lasciando ancora vuota la casella del centrodestra. “Non mi candido”, ha spiegato chiaramente Oscar di Montigny parlando con i microfoni di SkyTg24, ponendo fine alle voci che si era rincorso nelle ultime settimane. “C’è la mia disponibilità per un progetto per la città con chiunque abbia a cuore produrre un valore condiviso, io ci sono”, ha aggiunto, per poi specificare che “non serve una città degli anni ’80 o ’90, con le bollicine”, ma “un progetto, un’idea, idee condivise, comunione”.
La pandemia “deve averci insegnato questo, senza visione non c’è progettualità. Destra e sinistra non esistono più – ha proseguito – gli ‘ismi’ non esistono più e se esistono io non posso far parte di questa politica, forse sono anacronistico”. Quindi di Montigny ha spiegato: “Io avevo un’idea molto chiara. Innovazione, sostenibilità e centralità dell’uomo e poi le priorità sarebbero state salute, sanità, sicurezza, scuola e sostenibilità”.
OSCAR DI MONTIGNY: “CON BEPPE SALA AVREI LAVORATO IN CONTINUITÀ”
Il manager non prende le distanze dal sindaco uscente Beppe Sala: “avrei lavorato in continuità, mi sarei voluto pensare complementare a Sala” in “un processo costantemente in evoluzione”, aggiungendo che “non c’è da rinnegare il passato, bisogna interrompere la narrativa della maldicenza dobbiamo costruire”. E ancora: “Io a Beppe Sala avrei chiesto consigli ma se mi chiedono se ha fatto bene durante il mandato direi non ha fatto abbastanza perché non c’è un piano per domani e per dopodomani. Non c’è questa condivisone”.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo le parole del genero di Ennio Doris, ha precisato che “entro la settimana ci sarà non solo il sindaco, ma la squadra. Ringrazio Oscar: le sue idee e la sua esperienza saranno utili per costruire insieme la Milano del futuro”.