È tempo di nuove regole per i premi Oscar, ma è anche tempo di nuove polemiche. I nuovi criteri stabiliti dall’Academy hanno acceso il dibattito sui social network nelle ultime ore e la svolta non sembra essere stata accolta nel migliore dei modi. A cinque anni di distanza dalla bufera #OscarSoWhite, ecco le nuove regole a regime dal 2024: un film per poter essere incluso tra le candidature all’ambitissima statuetta dovrà rispondere ad almeno due su quattro standard – “Rappresentazione sullo schermo, temi e narrazioni”, “Leadership creativa e team di progetto”, “Accesso al settore e opportunità”, “Sviluppo del pubblico” – applicabili sia davanti alla macchina da presa che dietro le quinte. In altri termini, dovranno essere obbligatoriamente presenti esponenti delle minoranze: come evidenziato da Il Giornale, parliamo di donne, persone di colore, esponenti del mondo LGBT, persone con disabilità cognitive o fisiche. Senza il rispetto di questi criteri, il film non potrà essere selezionato per un premio.



OSCAR, POLEMICHE SULLE NUOVE REGOLE

«L’idea è di riflettere la diversità della popolazione globale sia nella creazione di film che nel pubblico, ci auguriamo che gli standard facciano da catalizzatori per cambiamenti duraturi ed essenziali nell’industria dello spettacolo», il commento di David Rubin e Dawn Hudson, rispettivamente presidente e Ceo dell’Academy. C’è chi ha accolto questa svolta con grande favore, ma anche chi ha puntato il dito contro gli organizzatori. Per l’attrice Kirstie Alley ci troviamo di fronte ad «una disgrazia per gli artisti di tutto il mondo», mentre Richard Grenell ha affermato che questi nuovi criteri confermano come Hollywood sia controllata dai democratici. Caustico il collega Federico Pontiggia: «Con la decisione *inclusiva* di @TheAcademy oggi muore il cinema. Per come lo abbiamo conosciuto, per come lo amiamo. Lutto».

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