Oscar Pistorius sarà uno dei campioni raccontati da Giampiero Mughini nella puntata di ‘Quelli della Luna’ in onda in prima serata su Rete 4. Questa settimana toccherà anche al celebre campione paralimpico, rimasto coinvolto in un tragico caso di omicidio che lo ha visto giudicato colpevole dell’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, modella trovata morta nel 2013 nell’appartamento che divideva insieme a Pistorius. Per questo omicidio, Pitorius è stato condannato dalla Suprema Corte d’Appello di Johannesburg a 13 anni e 6 mesi di reclusione, che sta ancora scontando. Ma Pistorius era salito alla ribalta delle cronache inizialmente per motivi sportivi. Nato con una grave malformazione alle gambe che costrinse i medici all’amputazione di entrambi gli altri quando Oscar aveva solamente 11 mesi, l’australiano è diventato uno straordinario atleta paralimpico, riuscendo a ottenere straordinari risultati e a raggiungere l’obiettivo di gareggiare con gli atleti normodotati, cosa che accadrà ai Mondiali di Taegu in Corea del Sud nel 2011 e alle Olimpiadi di Londra del 2012.
OSCAR PISTORIUS: IL PRIMO AMPUTATO TRA I NORMODOTATI
In carriera Oscar Pistorius riuscirà a ottenere 6 medaglie d’oro, 1 argento e 1 bronzo alle paralimpiadi. Corre con due protesi alle gambe che, al momento delle prime richieste di gareggiare con atleti normodotati, saranno definite un vantaggio da parte di chi sarà chiamato a giudicare. Alla fine però Pistorius otterrà i permessi, anche se inizialmente non otterrà i tempi di qualifica per partecipare alle Olimpiadi di Pechino 2008. Oscar continua a gareggiare e alla fine si qualifica ai Mondiali di Taegu del 2011 in cui conquisterà il suo unico alloro tra i normodotati. Pistorius correrà la batteria di semifinale che farà segnare il primo tempo da parte della squadra sudafricana. Nel 2012 non arrivano medaglie, ma si realizza per Pistorius il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Londra: l’atleta sudafricano partecipa sia alla gara dei 400 metri piani sia alla staffetta 4×400, diventando così il primo sportivo amputato a gareggiare ai Giochi Olimpici nell’atletica leggera.
OSCAR PISTORIUS: IL DRAMMA DELL’OMICIDIO DI REEVA STEENKAMP
Un conseguimento che permette a Pistorius di diventare un esempio su cosa la volontà umana può permettere di raggiungere, ma questo modello positivo viene spazzato via dalla clamorosa vicenda giudiziaria che lo vede protagonista. Nel giorno di San Valentino del 2013 Pistorius viene arrestato per aver ucciso la fidanzata, la modella Reeva Steenkamp, con dei colpi di pistola sparati da dietro la porta del bagno della loro abitazione. Pistorius si è sempre difeso spiegando di aver sparato perché aveva scambiato Reeva, che non aveva risposto ai suoi richiami, con un intruso. La linea difensiva però non è stata accolta dal tribunale di Pretoria che l’ha prima condannato per omicidio colposo grave a una pena cumulativa di 5 anni + 3 per possesso illegale di arma da fuoro. Il ricorso alla Corte Suprema ha trasformato però l’accusa in omicidio volontario, 13 anni e mezzo di reclusione che ora l’ex campione paralimpico sta scontando agli arresti domiciliari in casa di uno zio, controllato da un braccialetto elettronico.