Osho, chi è? Il maestro spirituale indiano

Federico Palmaroli, ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, è l’autore della pagina social “Le più bella frasi di Osho”. Ma chi è Osho? Si tratta di Osho Rajneesh, mistico e maestro spirituale indiano. Nato a Kuchwada, in India Centrale, l’11 dicembre 1931. Studia filosofia e il 21 marzo 1953 vive, stando alle sue parole, l’esperienza mistica dell’illuminazione: si tratta dell’esperienza in cui si raggiunge il più alto grado di consapevolezza, “l’erompere dell’individuo fuori da ogni mappa mentale, nel libero e infinito territorio della realtà del vivente”, come l’ha descritta lo stesso Osho.



Nel 1966 Osho, professore di filosofia, abbandona la carriera universitaria e dà vita a un ashram, o “comunità spirituale”. Nel 1981 si trasferisce in Oregon dove fonda una comune, ma nel 1986 torna in India dove le sue condizioni di salute peggiorarono. Muore a Pune a cinquantotto anni, il 19 gennaio 1990.



Il pensiero di Osho

Nato Chandra Mohan Jain, il 7 gennaio 1989 annunciò pubblicamente la volontà di adottare il nome di Osho Rajneesh. Il mistico ha così spiegato la decisione di assumere questo nome: “William James ha dato al mondo questa parola ‘oceanic’. L’oceano c’è sempre stato, ma talvolta un uomo col dono dell’intuizione può vederne nuovi significati. È la prima persona a usare il termine oceanico nel senso di ampio vasto, infinito, eterno, immortale. L’oceano è sempre lì… continuano a formarsi onde dopo onde. Proprio come nell’oceano normale questo succede anche nell’oceano della consapevolezza: onda dopo onda, una gioia infinita, albe senza fine, una continua celebrazione…”. Parlando del suo operato Osho ha affermato: “Io non faccio parte di alcun movimento. Il mio operare è qualcosa di eterno che sta accadendo da quando il primo uomo apparve sulla Terra e continuerà fino all’ultimo uomo. Non è un movimento, è l’essenza stessa dell’evoluzione: io sono parte dell’eterna evoluzione dell’uomo. Cercare la verità non è cosa nuova né vecchia. La ricerca del proprio essere non ha nulla a che fare con il tempo. Potrei non esserci più, ma ciò che sto facendo continuerebbe”.

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