Victor Osimhen è stato operato nella giornata di oggi per la frattura allo zigomo e all’osso orbitale sinistro rimediata nel corso di uno scontro aereo con Milan Skriniar nel match tra Inter e Napoli andato in scena domenica scorsa. Il giocatore azzurro sta bene e resterà sotto osservazione nei prossimi giorni. La prognosi stimata è di circa 90 giorni.
Sei placche e diciotto viti sono servite per rimettere a posto le ossa del volto del nigeriano. Non è stato per nulla semplice. A raccontare tecnicamente quanto accaduto è stato Gianpaolo Tartaro, il chirurgo maxillo-facciale che ha operato l’attaccante, a 1 Station Radio. “L’infortunio di Victor Osimhen non è stato una semplice fattura allo zigomo, ma ha interessato anche diverse ossa del viso. Non è stato un trauma da urto, bensì da compressione: la forza cinetica generata dallo schiacciamento del viso di Osimhen contro quello di Skriniar ha creato un danno devastante”, ha spiegato.
Osimhen operato per frattura zigomo: cosa è successo
“Le condizioni del viso erano pessime”. Così si è espresso il dott. Gianpaolo Tartaro dopo avere operato Victor Osimhen per la frattura allo zigomo e all’osso orbitale sinistro rimediata nel corso di Inter-Napoli. I tifosi azzurri si chiedono adesso quando potranno rivedere in campo il loro beniamino, ma la questione è molto complessa. Difficilmente il ritorno potrà essere affrettato. “I novanta giorni di prognosi sono, purtroppo, concretissimi”.
Inevitabilmente, inoltre, al rientro Victor Osimhen dovrà utilizzare un supporto a protezione del volto. “La maschera che tutti credono sia facile da realizzare e da indossare, purtroppo, scarica su dei punti particolari: questa maschera che facciamo oggi si appoggia dove c’è la frattura. Dobbiamo studiare una maschera adatta alla conformazione di Victor, non è una questione così banale, anzi. C’è un nervo lì, è tutto molto complicato”, ha spiegato il chirurgo maxillo-facciale. L’aiuto dei medici del Napoli sarà fondamentale per la necessaria riabilitazione.